Dario Silva: "Bentancur fenomenale. O'Neill? Le amicizie extracalcistiche non erano buone e hanno penalizzato la sua esperienza con la Juventus"
Durante il programma “Taca La Marca”, in onda su Radio Musica Television, è intervenuto Darío Silva, ex centravanti di Cagliari e Malaga tra le tante, il quale si è soffermato sullo stato di crisi del calcio e su tanti altri temi, ecco quanto raccolto:
La ripresa: "È un momento molto difficile, in questa situazione le priorità sono la vita e la salute, il calcio deve essere messo in secondo piano, bisogna prendersi cura delle persone in difficoltà e pensare meno alle cose futili".
Esperienza a Cagliari: "Ho vissuto quegli anni al meglio, ho cercato di imparare il calcio italiano, che era molto diverso da quello sudamericano. Ho trovato Trapattoni che mi ha aiutato tantissimo, voleva che diventassi un buon giocatore".
Dely Valdés: "Giocammo nello stesso periodo in Uruguay, io ero giovanissimo con la maglia del Peñarol e lui con quella del Nacional, poi si è trasferito in Europa ed abbiamo visto a Cagliari quanto di buono ha fatto. Quando abbiamo giocato insieme a Malaga abbiamo composto una coppia offensiva formidabile".
Nandez: "Il Cagliari gli farà molto bene, ha bisogno di fare ancora tanta esperienza prima di trasferirsi in un top club. Con qualche anno in più sarà in grado di poter giocare dovunque, è un calciatore esplosivo e di grande qualità".
Cavani-Napoli: "Non penso che tornerà a Napoli, ma cercherà una nuova esperienza come potrebbe essere il calcio inglese dove ha tanti ammiratori pronti a prenderlo".
Darwin Núñez: "I calciatori uruguayani sono sempre molto bravi e si adattano con facilità al calcio europeo. Nunez è micidiale e sarà il futuro anche della nazionale visto che necessitiamo di un cambio generazionale".
Un gol da ricordare: "Ricordo un gol di rovesciata contro il Castel di Sangro nell'anno 1997-98, che avevo predetto già qualche giorno prima, infatti in allenamento chiedevo sempre ai miei compagni di crossare in un determinato modo ed in partita ho mantenuto la promessa".
Fabian O'Neill: "Le amicizie extracalcistiche non erano buone e hanno penalizzato la sua esperienza con la Juventus. Aveva grande talento ma purtroppo è stato a contatto con il male".
Somiglianze con Simeone: "Mi piace tanto, è un giocatore molto forte e rapido, è letale. Ha la forza del padre che non si ferma mai ed è una persona molto carismatica".
Zenga: "Sarà il campo a dire se questa mossa funzionerà, è ancora presto per sapere se questa scelta di Giulini sia stata giusta per il futuro del Cagliari".
Bentancur: "A centrocampo l'Uruguay è eccezionale, così come in attacco e non mi spiego come non abbiamo ancora vinto il Mondiale. Bentancur è un giocatore fenomenale ed è ancora molto giovane quindi ha tanti margini di miglioramento."
Godin: "Il passaggio dal calcio spagnolo a quello italiano è complesso specialmente se lo stesso avviene dopo tanto tempo. La sua esperienza al momento è molto simile a quella che ebbe Forlan qualche anno fa con la maglia nerazzurra".
Derby Peñarol-Nacional: "È il derby uruguaiano, non è una partita semplice ma è la più importante dell'anno. Non importa la posizione in classifica ma solo vincere lo scontro. È una sfida molto passionale".
Uruguay, cosa manca per vincere il mondiale: "Per vincere il mondiale manca un allenatore con un'impostazione di gioco più offensiva, c'è bisogno di giocare palla a terra e di garantire più rifornimenti a quei fenomeni che abbiamo in attacco".