Il doppio ex Romulo: "Partita spettacolare, Juve può giocare sempre così. Per lo scudetto è ancora in corsa. Kaio speciale, Berna deve trovare continuità. Su Vlahovic..."
La redazione di TuttoJuve.com ha contattato, in esclusiva, il terzino del Cruzeiro nonché doppio ex di Juve e Fiorentina, Rômulo Souza Orestes Caldeira, noto semplicemente come Rômulo, per parlarne approfonditamente e non solo:
Contro lo Zenit è stata la miglior prestazione dell'anno a livello di gioco, ritmo ed intensità. La Juventus può continuare a praticare un gioco così offensivo?
"Sì, la Juve può sempre giocare come ha fatto con lo Zenit. Perché no? E' una squadra che pressa, è intensa e vuole sempre vincere. L'unica cosa che conterà sempre a Torino sarà vincere, per questo c'è grande spavento nel momento in cui non si ottengono dei risultati positivi".
Mai a novembre i bianconeri si erano trovati distanti 16 punti dalla vetta. La sfida con la Fiorentina può rappresentare una sorta di "ultima spiaggia" per lo scudetto?
"In effetti questa è una bella stranezza, perché siamo sempre abituati a leggere la Juventus in testa alla classifica. Non credo, però, si tratterà di un'ultima spiaggia, la forza dei bianconeri non può essere messa in discussione. Mi aspetto una partita spettacolare. Se dovesse battere la Fiorentina, può sperare in qualche passo falso di Napoli, Milan ed Inter. La Juve è sempre la Juve, per me lotterà fino alla fine per il titolo".
Quindi sei ancora convinto che la Juve possa vincere lo scudetto?
"Certo, senza ombra di dubbio. Penso che le prossime tre giornate saranno decisive, perché Fiorentina, Lazio ed Atalanta non sono avversari semplici da affrontare. La Juve è condannata a vincere, per questo farà un campionato diverso da quello affrontato fino ad ora".
Quest'anno la Fiorentina ha rimediato solo sconfitte con le big, credi che mister Italiano cambierà approccio domani sera? Che partita farà la Fiorentina allo "Stadium"?
"Mister Italiano ha portato tanto entusiasmo alla piazza, è un allenatore che aveva già dimostrato la sua bravura quando era sulla panchina dello Spezia. E' chiaro che quando affronti la Juventus a Torino, per la pressione e la forza dell'avversario, un po' provi a giocartela in maniera diversa. Non so che si inventerà, ma motiverà e spronerà i suoi ragazzi a fare il massimo per ottenere un grande risultato".
Juve-Fiorentina, poi, non è mai una sfida banale. A Torino e Firenze come viene vissuta? Ci puoi raccontare i tuoi ricordi e le tue sensazioni?
"E' una delle partite più belle in Italia, è un derby bellissimo principalmente per i tifosi viola. In quella settimana a Firenze non esiste altro, tutti pensano in continuazione a questa sfida. La prima volta che giocai titolare contro la Juve fu grazie a Montella, la Fiorentina era davvero una bella squadra perché poteva contare su Cuadrado, Jovetic, Borja Valero. Paratici, quando poi mi trasferii a Torino, mi sorprese dicendomi che giocai davvero una bellissima partita. Già allora la Juventus era sulle mie tracce, questo per far capire l'importanza di una sfida del genere".
Dybala e Chiesa sono stati decisivi nella partita di Champions, ma questa a tuo avviso potrebbe essere la gara di Bernardeschi?
"Dybala e Chiesa sono giocatori fantastici: il primo è un fuoriclasse, il secondo gioca in maniera assurda. Bernardeschi, invece, l'ho visto da vicino perché si allenava con noi della prima squadra, ai miei compagni dicevo di tenerlo d'occhio perché aveva talento. E infatti è stato acquistato dalla Juventus. Forse non ha ancora trovato il suo ruolo, ma Federico è un ragazzo forte che dovrà trovare continuità. Solo così può incidere di più".
La potrebbe risolvere, a sorpresa, il giovane Kaio Jorge?
"In Brasile giocava davvero bene, per questo è un giocatore speciale. Penso non sia facile adattarsi ad un calcio, ad una cultura, ad un'alimentazione differente, ad un clima e ad una lingua completamente differenti, ma sarà solo questione di tempo prima che si adatti. Vedrete, farà vedere delle cose bellissime in campo. Non so se giocherà con la viola, ma l'augurio è che possa imparare sempre di più da questo grande club".
Vlahovic è reduce da una tripletta allo Spezia e sarà il maggior pericolo per la retroguardia bianconera. Come si marca un giocatore così?
"E' un gran calciatore, a me piace davvero tanto. All'inizio della sua avventura italiana si vociferava di un possibile prestito al Verona o ad un altro club, per me non sarebbe stata la scelta giusta in quanto si doveva affermare con la Fiorentina. Detto, fatto. Senza più Ronaldo e Lukaku, Vlahovic è il miglior attaccante della Serie A insieme ad Immobile. Juve? E' un campione, ma non so se seguirà le orme di Chiesa o Bernardeschi".
Come finisce Juve-Fiorentina? Te la senti di fare un pronostico?
"A me piace tanto la Juve perché ho vissuto dei momenti bellissimi, però a Firenze mi sento a casa per il modo in cui mi avevano accolto nel 2011. Difficile fare un pronostico, spero possa vincere la squadra migliore sul terreno di gioco".
Si ringrazia Rômulo Souza Orestes Caldeira per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.