Il Giornale - Quel futuro trascinato che lega Marotta a Giuntoli

Su Il Giornale: autodistruzione, Succede alla Juventus. Si parte con un'istantanea. Il presidente Gianluca Ferrero immortalato allo Stadium con la testa bassa e gli occhi chiusi, per i più avvelenati«dormiente». La narrazione si arricchisce scendendo la piramide bianconera: vertici silenti, quasi mai sfiorati dall'idea di metterci la faccia. Spifferi di una sorta di lotta di potere intestina. Le ultime danno un Francesco Calvo che sarebbe finito ai margini. Cristiano Giuntoli ha al suo fianco l'ad MaurizioScanavino, per il resto solo gli amici fedelissimi, dopo che attorno si è fatto terra bruciata dalla Continassa aVinovo. Con Thiago Motta i rapporti sarebbero ai minimi storici. Il più banale degli scaricabarile. E se domenica a Firenze dovesse arrivare l'ennesima figuraccia, che fare? L'esonero è sul tavolo, ma la figura di un traghettatore non convince fino in fondo in piena corsa al quarto posto: l'ideale perGiuntoli sarebbe trascinarsi con Motta fino a fine stagione e poi dare in pasto ai tifosi il suo scalpo.
Il dirigentefarebbe così ricadere tutto sul tecnico, «nascondendo» le sue responsabilità per le disastrose sessioni di mercato. Sacrificare Motta a campionato in corso significherebbe invece finire in prima linea davanti al plotone d'esecuzione in caso di fallimento (mancata qualificazione alla Champions) un anno dopo il caso Allegri. E il ds non avrebbe più carte da giocare.Giuntoli o non Giuntoli, i nomi sono quelli. Gian PieroGasperini domenica si è guadagnato definitivamente sul campo i gradi di candidato ideale. Meno quando è scivolatonell'ennesima polemica con un giornalista. Chissà se questo rientra nella policy della proprietà dell'Atalanta, che non aveva gradito le parole del tecnico sul rigoristaLookman. L'altro nome è Antonio Conte.