Di Canio al Corsport: “La Juve cerca il passato, la Lazio il futuro”

Ai microfoni del Corriere dello Sport, Paolo Di Canio si è concesso per una lunga intervista, durante la quale ha parlato di Lazio e di Juventus, sue ex squadre, che si affronteranno domani all'Olimpico. Si parte dal suo ritorno alla Lazio: "Arrivo alla presentazione di Formello in pieno agosto e c’erano cinquemila persone là fuori. Più che emozionato, ero scioccato. Emozioni non decifrabili. Lotito che si presenta con tre ore di ritardo, la gente che sveniva per il caldo, gli idranti, io che mi ritrovo da solo nello spogliatoio a piangere come un bambino".
Come arrivano Lazio e Juventus a questa partita di domani?
"Allegri contro Sarri, la Juventus che cerca il passato contro la Lazio che cerca il suo futuro. Stanno cercando entrambe la quadra. Allegri cerca la squadra compatta, solidale del passato. Il problema è che quella di oggi è più fragile: non basta fare un gol per stare al riparo. Il centrocampo non funziona. Non costruisce bene e non fa e filtro. Sono tutti filiformi là in mezzo, alti e lenti nei primi passi".
Cosa manca a Dybala?
"Non so, forse una fragilità emotiva. Dall’avvento di Ronaldo qualcosa si è fermato in lui. Hanno cercato anche di cederlo, non dimentichiamolo. Se ha sofferto CR7? Non solo non ha tratto giovamento dalla sua presenza, ma lo ha subito. Ha sofferto di non essere più il protagonista assoluto. Si è sentito cancellato".
E Luis Alberto invece? Ha fatto fatica con Sarri:
"Sarri ha bisogno di giocare velocemente tra le linee a uno e due tocchi. Combinazioni velocissime e andare a colpire in verticale, così funziona Sarri. Entro nella sua testa. Luis Alberto è un giocatore fantastico ma non posso rallentare il gioco".
Chi vince domani?
"Troppe incognite, la sosta, viaggi, infortuni. Sulla carta la Lazio sta meglio, ha più capacità di aspettare e di ripartire".