Il CT del Gabon su Aubameyang: "Non gli ho mai consigliato di lasciare l'Arsenal. Juve? Sarebbe l'attaccante perfetto per Sarri. Vi spiego il perché". E su Lemina...
La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il commissario tecnico del Gabon, Patrice Neveu, per avere la sua opinione sull'interessamento bianconero per l'attaccante Pierre Emerick Aubameyang e non solo:
Un finale di stagione da protagonista per terminare meglio l'avventura con l'Arsenal. Pensi che finirà così?
"Il lungo stop imposto dalla pandemia ha comportato un recupero in modalità diesel per differenti squadre, anche l'Arsenal ha avuto una difficile ripresa del campionato. Pierre Emerick si sta comportando molto bene, nonostante una situazione un po' complicata relativa alle voci che lo riguardano. Ma la sua volontà è sempre quella di mettersi a disposizione per il collettivo, il suo comportamento da compagno di squadra è esemplare".
Il presidente della federcalcio del Gabon, Alain Mounguengui ha anche consigliato ad Aubameyang di lasciare l'Arsenal. E' dello stesso avviso?
"Consentitemi di apportare una piccola correzione: il mio presidente ed io non abbiamo mai consigliato a Pierre Emerick di lasciare l'Arsenal. C'è stata confusione nel riportare le nostre dichiarazioni. Come ho detto di recente, l'Arsenal fa parte dei club più importanti d'Europa e del mondo. Dall'addio di Arséne Wenger non sono stati ancora raggiunti i risultati positivi, ma la squadra è in grado di ottenere una qualificazione in Europa League se dovesse conquistare la Coppa d'Inghilterra. Non dobbiamo esser noi a scegliere dove giocherà Pierre Emerick, quello che vogliamo è che giochi in una squadra ambiziosa che può lottare per vincere".
Magari questa squadra potrebbe essere in Italia.
"Ancora una volta, penso che la decisione spetterà ai dirigenti dell'Arsenal che dovranno proporre a Pierre Emerick un ambizioso progetto per il futuro. Altrimenti lui e suo padre trarranno delle conclusioni differenti".
La Juventus è alla ricerca di un attaccante e nelle ultime settimane è stato accostato dalla Francia il nome di Pierre Emerick. Che cosa ne pensa? Potrebbe giocare bene con Ronaldo e Dybala?
"Pierre Emerick ha dimostrato in Francia, in Germania e in Inghilterra di avere tutta la panòplia per adattarsi e, soprattutto, di essere iper-performante. Quindi essere associato a tali giocatori non può che facilitare il suo compito".
In una delle tue ultime interviste, hai detto che era un perfetto attaccante per Conte. Sarebbe anche per Sarri?
"Sì, sarebbe l'attaccante perfetto anche per Maurizio Sarri. E' un seguace del 4-3-3, di un gioco basato sulla massima verticalità e sul possesso palla. Conoscendo le qualità e la mente di Pierre Emerick, questo stile di gioco può solo adattarsi a lui".
Tra l'altro ha già visto e conosciuto il calcio italiano, perché ha giocato nel Milan. Sarebbe una grossa opportunità di riscatto per come è finita?
"Ho un'altra visione della carriera di Pierre Emerick e del suo passaggio al Milan dal 2008 al 2011. Firmando per il loro settore giovanile, ha raggiunto rapidamente raggiunto il livello più alto. E c'è tutta la forza della simbiosi che lo unisce al suo manager che è suo papà. E' arrivato all'età di 19 anni, il modo di allenarsi era molto differente. In accordo con suo padre decise di lasciare l'Italia per la Francia, perché il Digione riusciva a dargli più spazio. La verità è che se vuoi migliorare, lo puoi fare solo giocando regolarmente".
Curiosità finale: come mai Mario Lemina non ha fatto bene alla Juventus?
"Mario ha giocato per due stagioni alla Juventus, però non posso essere molto preciso a riguardo semplicemente perché non ho tutti gli elementi del tempo per fornire un'analisi precisa sulle sue prestazioni. Al Southampton aveva avuto qualche infortunio, ma questo fa parte del rischio di un'atleta.
Quando ho assunto il ruolo di allenatore nazionale del Gabon, l'ho incontrato in Turchia nel suo nuovo club. Il Galatasaray è ideale per rilanciare e ritrovare la fiducia nelle capacità fisiche. Lui può giocare in diverse posizioni, data la sua capacità di calciare la palla può rompere le linee avversarie.
Sono un po' imbarazzato quando, ultimamente, lo vedo scalare nella posizione di difensore centrale, ma ovviamente non possiamo mettere in discussione le scelte dell'allenatore Fatih Terim che cerca solo di sostenere al meglio la sua difesa. Mario, per dare la massima misura del suo potenziale, deve cercare in una posizione più avanzata in campo. Per il momento è giusto accettare le decisioni del mister, il collettivo ha sempre la precedenza".
Si ringrazia il commissario tecnico del Gabon, Patrice Neveu, per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.