QUI CITY - Guardiola: "Motta? Mi piacerebbe che gli dessero tempo. Se mi mandano a casa bisogna accettarlo"
Il tecnico del Manchester City Pep Guardiola si racconta in esclusiva ai microfoni di Prime Video intervistato dal suo ex compagno di squadra Luca Toni. L’allenatore dei Citizens ha parlato del periodo che sta vivendo con la squadra e di come sta andando in Champions, di Thiago Motta alla Juventus e di quando ad Anfield aveva mostrato il numero 6 con le dita ai tifosi del Liverpool. L’intervista integrale sarà visibile da questa sera, durante il pre-partita di Juventus-Manchester City, in diretta esclusiva su Prime Video dalle ore 19:30, calcio d’inizio alle 21:00: "Adesso non ci sono allenatori né giocatori o società che non passano uno o due mesi brutti. Può succedere. Quello che può andare peggio? Peredere perdere perdere. Che fanno? Mi mandano a casa? Vado a casa. È la vita. Bisogna accettarlo.
Io sono una persona che si innervosisce a volte. Ho dei giorni brutti, sbaglio tanto, la maleducazione mi innervosisce. A volte perdo la testa? Si. Dormo male e non digerisco, devo sempre mangiare leggero.
Solo zuppa alla sera.
SE MAZZONE FOSSE STATO AD ANFIELD QUANDO HA FATTO IL 6…
Sicuro [avrebbe applaudito]. Questa è stata una reazione molto presuntuosa ma c’era una ragione. Noi non siamo una squadra o una società storicamente vincente (…) Ma siamo bravi, siamo forti.
SU THIAGO MOTTA
Mi piacerebbe che gli dessero tempo. Le cose non si fanno da un giorno all’altro. (Luca Toni: “ma tu hai portato subito risultati..) Io avevo Messi, Iniesta e tanti altri. E nella loro età perfetta.
SUL MANCHESTER CITY IN CHAMPIONS
Quest’anno non lo so. Credo sinceramente che sarà un anno con grandissime difficoltà. Noi dobbiamo trovare continuità. Ma se riusciamo a passare il turno, non sarà facile per qualcuno affrontarci.