Ilyas Zeytulaev: "Il Crotone non difenderà come il Porto, Juve vincerà 3-1. Sarri? Forse non era ascoltato come Pirlo. Su Messias e la costruzione dal basso..."
La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il doppio ex della sfida del monday night tra Juventus e Crotone, Ilyas Zeytulaev, per parlare degli ultimi avvicendamenti in casa bianconera e non solo:
Juve e Crotone si ritrovano dopo l'incredibile pareggio della partita di andata. Che partita sarà questa volta?
"Non sarà una partita semplice per i bianconeri, anche se il risultato poi sarà a suo favore. La differenza di organico è abissale. Il Crotone gioca un calcio molto aperto, segue molto quella che è l'identità del proprio mister e non si intimorisce di fronte ad un top club. La squadra di Stroppa non farà una partita difensiva come a tratti l'ha fatta il Porto, d'altronde abbiamo visto che con Inter e Milan se l'è giocata fino alla fine. Anzi, con i nerazzurri sono stati bravi a reggere fino a quando non hanno subito il contraccolpo".
I due unici precedenti a Torino sono stati vinti dalla Juventus per 3-0, escludendo il 5-0 del 2007 in cadetteria. Che risultato maturerà, dunque, allo Stadium?
"Non sono bravissimo nel fare pronostici, ma per me finirà nuovamente 3-0. La Juve è obbligata a vincere, specialmente per non perdere il treno dalla testa. Oppure potrebbe terminare 3-1, con il Crotone che segnerà il gol della bandiera con Messias".
Come giudichi il periodo che sta vivendo della Juventus?
"E' un periodo che può capitare nel calcio, ho visto la sfida di Champions e il Porto è stato molto camaleontico. La squadra portoghese è stata brava e a difendere con due linee compatte da quattro, in più quando la Juve costruiva dal basso riusciva subito ad imporre il pressing nella maniera giusta. Ha fatto la partita che doveva fare per riuscire a portare a casa il risultato".
Ti aspettavi che la Juventus non fosse al primo posto come in genere accadeva nelle scorse stagioni?
"Sì, me lo aspettavo. La Juventus ha vissuto dei cambiamenti importanti in estate, è arrivato un allenatore come Pirlo con nuove idee e di conseguenza ci vuole del tempo prima di automatizzare certi meccanismi. Ad oggi ci sono squadre come Inter ed Atalanta che stanno facendo un percorso più consolidato, Gasperini ormai lavora da parecchi anni e Conte conosce meglio l'ambiente nerazzurro. Ritengo l'Inter un po' più in vantaggio, a seguire la Juve e le altre big".
Quindi se la Juve avesse avuto ancora Sarri, oggi non si troverebbe a questo punto?
"Onestamente sono per la continuità del lavoro, ma è chiaro che le scelte prese da professionisti di primo livello sono da rispettare. Quando ero calciatore sono stato allenato da mister Sarri, il tipo di calcio è come quello di De Zerbi e per esprimere a pieno il suo calcio c'è bisogno più di una stagione. Non è che diventato scarso tutto in una volta, è che purtroppo alla Juventus non è riuscito a far vedere questi meccanismi".
Forse ha pagato più il rapporto umano con l'ambiente che il modo di giocare della squadra.
"Non posso giudicare quanto accaduto, però la carriera lavorativa del mister resterà negli annali. Sarà sempre una bellissima storia da raccontare, perché è arrivato alla Juventus per meritocrazia. Ho notato meno rigidità rispetto a quando mi ha allenato, questo vuol dire che è maturato molto nelle esperienze avute prima di arrivare in bianconero. Penso che a volte l'essere umano tenda a giudicare l'apparenza, per cui una cosa detta da un ex calciatore leggendario come Pirlo può aver più valore di quanto affermato in egual modo da Sarri. Forse può aver pagato questa etichetta".
Ritornando al discorso Juve, che cosa ti ha convinto di meno?
"Non l'ho vista sempre, a volte ho l'impressione che abbia una identità e riesca a giocare in maniera perfetta. Quando invece la Juve incontra squadre più forti, sembra vada in confusione e fa molta fatica. L'esempio è la costruzione dal basso del match col Porto, lì è andata in difficoltà e ad un certo punto si è trovata ad improvvisare. Non sto dicendo che Pirlo non sia pronto, ha un ottimo staff alle spalle che lo aiuta, ma sicuramente non può avere ancora gli automatismi di De Zerbi al Sassuolo e di Sarri che aveva a Napoli. Con uno come lui a centrocampo, forse, le cose andrebbero diversamente, ma di Pirlo non esistono copie. Mi sembra chieda ai suoi ragazzi di comportarsi in quel modo, le qualità però di Bentancur - che reputo un ottimo giocatore - non sono quelle di uscire palla al piede pressato da due uomini con quella velocità. E gli effetti si vedono".
Infine una curiosità su Messias: lo vedresti bene alla Juve?
"E' sicuramente un giocatore interessante, è un giocatore a cui piace molto il dribbling e la progressione. Sinceramente rimango sempre molto impressionato quando lo vedo giocare, lo vedrei bene in un club come l'Atalanta o in una big come la Juventus. Ovviamente non con titolare, ma lo inserirei in corso d'opera per spaccare la partita. Le sue qualità in tal senso sono molto evidenti"
Si ringrazia Ilyas Zeytulaev per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.