TASTIERA VELENOSA - DYBALA, QUALCOSA NON TORNA

Qualcosa non torna sulla questione legata a Paulo Dybala. Come al solito i giornali hanno sparato a dieci colonne le parole del legale dell'argentino, andando ad ipotizzare richieste di risarcimenti milionari. 

Verità? Non proprio, le cifre di risarcimenti a due zeri appaiono un falso storico, visto che il mancato rinnovo di contratto non è imputabile ad una decisione unilaterale della Juventus, ma alla volontà dei bianconeri di non andare oltre certi parametri che poi con il tempo, abbiamo visto non riproposti nel contratto tra Dybala e la formazione giallorossa.

Dybala richiederebbe circa 3 milioni di euro legati a retribuzioni non corrisposte ed incentivi all'esodo.Non sarebbe intenzione del calciatore arrivare allo scontro, ma molto dipenderà da quello che racconterà il diretto interessato.

La Juventus per la prima e seconda manovra stipendi, in epoca covid si è mossa rispettando le regole e depositando quanto andava depositato e concordando in modo informale con i calciatori una dilazione dei pagamento degli stipendi nell'esercizio futuro, o sotto forma di riunnovo contrattuale o pagato come incentivo all'esodo, in modo da sostenere meglio il periodo di crisi legato ai mancati ricavi, un evento eccezionale che ha colpito chi gestiva direttamente lo stadio, come la Juventus, in modo maggiore rispetto ad altre società.

Tutti i giocatori hanno condiviso questa strategia, rinunciando in parte ai guadagni ed in parte accettando una dilazione o un incentivo futuro.

Sicuramente qualcosa non torna, perchè Dybala dovrà spiegare bene cos'ha fatto ed è difficile che si spinga ad ammettere una potenziale responsabilità, cosa che al pari della Juventus, non ci sarebbe, per non incorrere in squalifiche. Dispiace che Dybala, che negli ultimi anni a Torino ha preso più di quanto ha dato, si trovi a battere cassa in questo modo.

Queste dichiarazioni e richieste, appaiono strumentali e sicuramente finalizzate a creare il solito polverone mediatico contro la Juventus.

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