POGBA A CORSERA: "Voglio sempre vincere, Allegri e Conte sono diversi, se avessi 150 milioni..."

24.12.2014 09:09 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
POGBA A CORSERA: "Voglio sempre vincere, Allegri e Conte sono diversi, se avessi 150 milioni..."
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Paul Pogba ha parlato al Corriere della Sera, piccolina, spiegando le sue origini, la strada con una porta piccolina che avevano rubato al club, l'idolo era Ronaldo, il Fenomeno. Dopo, Ronaldinho e Zidane.  Proprio Zidane gli consiglia che deve crescere in tante cose, essere più maturo sul campo.

Il Mondiale: "Sognavo di giocarlo. È stata un’esperienza straordinaria. Non si va a un Mondiale per partecipare, ma per arrivare in fondo. Vorrei aiutare chi ha bisogno. Faccio un mestiere di cui sono innamorato e che mi fa guadagnare bene: sento di dover dare a chi ha meno di me". 

La Champions: "Io voglio sempre vincere, anche a ping pong. Possiamo pensare in grande: è tutta una questione mentale. Se abbiamo un po’ di fortuna, se sfruttiamo le debolezze altrui, può davvero accadere qualcosa di speciale. Il Borussia viene  da tre stagioni eccezionali e la partita non l’abbiamo vinta prima di giocare. Però possiamo andare avanti".

Manchester: "Non avevo firmato e avevo detto no a Ferguson. Nessun giovane lo aveva mai fatto, passavo per un rivoluzionario. Il razzismo c’è ovunque, purtroppo, però non mi tocca. Chi mi urla “negro” per me è ignorante e basta. E comunque questo è il colore della mia pelle e non posso cambiare".

Allegri: "Se urla meno di Conte non lo so, hanno filosofie diverse".

Il coro «non si vende Pogba» mi rende orgoglioso».

È fidanzato? "Io? Sì... anche se è una parola grande. I bambini sono il futuro, mi piacciono molto. Per me la famiglia è fondamentale ". 

Il suo procuratore Raiola e Monet: "No. Ma dopo sono andato a guardare i quadri. Ci sono tanti altri artisti prima di me. Andrea Pirlo e Gigi Buffon sono davvero degli artisti. Se avessi150 milioni porterei alla Juve Ronaldo il Fenomeno e Maradona". 

L'Italia: "Mi piace il cibo: la pasta cotta alla perfezione si trova solo qui. Dev’essere la tradizione, forse una faccenda di dna, in Francia non sono mai riuscito a mangiarla così. A casa guardo la tv. Qualche volta esco, mi piace andare al parco, giocare, cucinare e riposarmi».

Il ballo: "Ballo di tutto. E sempre, anche sotto la doccia. Tutti sanno che sono un ballerino, ce l’ho nel sangue. Anche que- sto l’ho preso da mia mamma. Balliamo appena si può: per Natale torno a casa e via, in pi- sta. Significa che siamo con- tenti della vita che abbiamo".