TJ - ZUELLI: "Esordio con la Juventus è un sogno. Qui c'è tutto per migliorare"
Emanuele Zuelli sta parlando in diretta sul canale Twitch della Juventus. TuttoJuve.com sta seguendo l'evento in diretta:
Come stai?
"Bene grazie".
È stata la finale del mondiale più belle di sempre?
"Per le poche finali che ho visto, sicuramente sì. Perché comunque fino al settantesimo minuto aveva giocato solo l’Argentina e poi in 2 minuti è cambiato tutto. Mbappè ha cambiato tutto in due minuti, ma meno male perché ci siamo divertiti di più".
Hai tenuto la maglia numero 54 con cui hai esordito?
"No no la maglia l'ho tenuta. La sto già lavando e la terrò nel cassetto per un po' di tempo. È un bellissimo ricordo che terrò per sempre. Sono molto felice per l'esordio e ringrazio anche la società per avermi permesso di vivere un'esperienza che non è da tutti. In uno stadio così con tutta quella gente e uno stadio del genere. È un sogno che si è realizzato. Sono molto felice".
Cosa hai provato?
"In quel momento li non ti dico che me lo aspettavo, ma ci speravo tanto perché entrare in uno stadio così è il sogno di tutti. Perché è uno degli stadi più belli del mondo. Quando sono entrato ho veramente pensato che ero in TV. Come se stessi guardano una partita dalla TV mi sembrava di esserci dentro. Un po' non ci credevo. Ma sono veramente molto contento".
Qual è la cosa che più ti ha colpito della Juventus?
"La cosa che mi ha colpito di più della Juve è l'organizzazione che c'è dietro ogni più piccolo dettaglio. Poi il centro sportivo, i compagni, è tutto veramente al top per farti migliorare il più possibile. Perché qua ti mettono a disposizione tutto per farti migliorare il più possibile e quindi è tutto nelle tue mani. Ed è questo che mi ha colpito veramente tanto perché non ci sono tante società che hanno un centro sportivo che quello della Juve".
Tu sei sempre nel vivo del gioco...
"È stata una partita veramente tosta perché l'avversario aveva sempre la palla al piede. Noi abbiamo tenuto, era molto. Poi sull'1 a 0 sono entrato e l'unica cosa che potevamo fare era resistere e poi in contropiede siamo riusciti a fare il 2 a 0 e a portare a casa il risultato".
Il mister ti ha chiesto di entrare negli spazi?
"Quella cosa il mister non me l'aveva chiesta perché eravamo bassi quindi la priorità era quella di chiedere bene gli spazi e di aiutarci uno con l'altro. Si pensava a quello perché stavamo vincendo e volevamo tenere il risultato. Poi ovviamente c'erano spazi davanti e siamo riusciti a ripartire e volevamo fare gol. Per quello mi sono buttato in avanti".
Che ruolo preferisci e a che giocatore ti ispiri?
"Io a centrocampo posso giocare in tutte le posizioni. Dove mi mette il mister mi va bene e io mi metto a disposizione. Mi basta dare una mano alla squadra. Ma mezzala mi piace perché riesco ad aiutare in fase offensiva. Mi ispiro a Thiago Alcantara. Mi piace per la qualità che ha e come muove il pallone".
È cambiato il tuo modo di giocare da Zauli a Brambilla?
"No mister Zauli era un allenatore che puntava più sulle motivazioni. L'anno scorso abbiamo fatto bene e abbiamo fatto una grande stagione. Mi trovavo molto bene con lui. Mister Brambilla è più tranquillo e punta più sul gioco. Preferisco una squadra a una che si difende e parte solo in contropiede. Mi piace più una squadra che ha il pallino del gioco".
Un tuo parere su Iling-Junior?
"Iling-Junior mi sta simpaticissimo ed è un amico. Il rinnovo lo ha meritato tutto e dopo un mese di stop è entrato con l'Arsenal e ha fatto anche gol. Anche in Champions League ha giocato bene e si è forte come dicono".
Chi è il calciatore più forte con cui hai giocato?
"Al Chievo dico Vignato, mentre alla Juventus della prima squadra dico Dybala e Di Maria, sono impressionanti".
Ci racconti il tuo primo gol con la Juve?
"Me lo ricorderò per sempre, era contro il Renate. Soulè mi ha passato la palla, ho visto tutti il campo davanti e mi sono detto: 'corri'. Volevo fare gol perché ero sull'1-1 e lo volevo proprio ".
Torino ti piace?
"Molto. È gigantesca. Tutte le piazze sono bellissime. Ci sono solo troppi semafori, li becco tutti rossi".
Qual è stato il tuo percorso calcistico?
"Ho iniziato a Bolzano di fronte a casa dove avevo due campi. Mio papà mi ha portato ad allenarmi nei primi calci. Non mi era ancora iscritto, al primo allenamento c'era l'allenatore che urlava tantissimo. Tornando a caso ho detto: "Non voglio più andare". Così ho cambiato squadra. Dopo il Bolzano sono andato al Sudtirol e poi al Gardena, al Chievo e infine alla Juve".
Quali sono state le tue emozioni quando ti ha chiamato la Juve?
"Ero in ritardo con il Chievo e non si capiva molto per la situazione del Chievo, una mattina mi ha chiamato mio papà per dirmi che la Juve era interessata a me. Sono rimasto fermo, bloccato. Alla fine abbiamo continuato a trattare e sono venuto qua".
Qual è secondo te uno dei migliori giocatori?
"Posso dire De Bruyne".
Qual è il compagno con cui ai legato di più?
"Ho trovato un grandissimo gruppo. Non ho un nome perché siamo un bel gruppetto. Ho legato tantissimo con Sekulov, Barbieri, Riccio, Lipari, Besaggio. Dell prima squadra Soulè e Miretti".
Ti rispecchi più in Miretti o Fagioli?
"Non mi rispecchio in nessuno dei due".
Chi ti ha sorpreso di più dei tuoi compagni?
"Barrenechea ha una qualità impressionante. Ma mi hanno impressionato anche Compagnon e Barbieri".
Pensi di poter arrivare in prima squadra?
"Dipende più da me. Se do il massimo in allenamento. Sento che la società potrebbe darmi questa possibilità. Ha già dimostrato con gli altri giocatori che sono arrivati in prima squadra che dipende più da me che dalla società".
A chi vuoi dire grazie?
"Io sono stato fortunato perché la mia famiglia mi ha sempre spinto e mi ha sempre aiutato. C'è sempre stata. Da lontano non è facile. Ero insieme a ragazzi che come me avevano questo sogno. La mia famiglia ha gioito inseine a me. Devo tutto a loro".