TJ - ALLEGRI: "Col Barça sarà difficile, ma non è partita chiusa. Gara con il Napoli conta per l'imbattibilità. Non ho parlato con Pirlo e Tevez, non serve adesso parlare di mercato"
Stamattina, alle 12:00, al Media Center di Vinovo, torna a parlare Massimiliano Allegri, due giorni dopo il trionfo in Coppa Italia, alla vigilia del superfluo match di campionato e a 15 giorni dalla finalissima di Champions League a Berlino contro il Barcellona. Tuttojuve.com seguirà in diretta la conferenza stampa e vi riporterà integralmente e in tempo reale le dichiarazioni del tecnico bianconero:
Una curiosità: da qui al 6 giugno, per un allenatore, è più conveniente far giocare i titolari o tenerli a riposo?
"Come tutte le cose ci vuole equilibrio, bisogna trovare un giusto equilibrio nell'allenarsi, nel far giocare chi ha bisogno di giocare, soprattutto perchè abbiamo due partite... soprattutto quella di domani con il Napoli che è una gara che ai fini dell'obiettivo Scudetto per noi non conta niente, ma conta per quanto riguarda l'imbattibilità in casa, conta perchè bisogna fare una bella partita sotto l'aspetto tecnico, perchè su quello dobbiamo continuare a lavorare e a migliorare, sull'intensità, il carattere, tutte queste cose, ma soprattutto attraverso il gioco della squadra bisogna cercare di arrivare a fornire delle ottime prestazione che poi ci permettono di arrivare al risultato. Queste due partite partite di campionato servono assieme agli allenamenti per mantenere la condizione, sia atletica che mentale. Come ho detto la scorsa settimana, anzi questa settimana, non possiamo pensare di riposarci fino al 6 giugno, perchè altrimenti dobbiamo staccare la spina, rimanere nel letto fino al 6 giugno, per paura magari di farsi male. Invece nella vita bisogna essere fatalisti, bisogna continuare a lavorare serenamente e tranquillamente e preparare queste due partite di campionato nel migliori dei modi. Dopo sabato prendersi un tre giorni di riposo, anche perchè questa squadra è da fine febbraio che non ha una mezza giornata libera, soprattutto quando c'è stata anche la sosta della Nazionale. E come c'è bisogno di lavorare c'è bisogno anche di riposare. E poi ci dobbiamo anche preparare per questa finale. Però dobbiamo farlo con tutta serenità, senza eccessivo stress e ansia di andare a giocare a Berlino, altrimenti arriviamo là e non riusciamo neanche a correre. Piano, piano, un passo alla volta, un giorno alla volta, ci prepareremo per le partite che andremo a fare".
In questi giorni, i giocatori più in bilico per il loro futuro, tipo Tevez e Pirlo, ti hanno detto qualcosa in vista della prossima stagione?
"In questo momento non ho parlato nè con Pirlo nè con Tevez, non ho parlato con nessuno perchè credo ci sia un obiettivo... a parte che c'è stato un obiettivo come quello di mercoledì, appena raggiunto, un obiettivo importante, che la squadra ha conquistato dopo la conquista dello Scudetto, che era da tanti anni che mancava alla Juventus, e che era la decima Coppa. Credo quindi sia stato un obiettivo straordinario. Poi abbiamo altri obiettivi. Poi ci sarà il tempo di parlare di mercato, ma credo che in questo momento parlare di mercato non serva praticamente a niente".
Come vedi la partita con il Barcellona?
"Credo sarà una partita molto difficile, però è una finale e come abbiamo visto anche nella finale di mercoledì, dai punti in classifica doveva essere una partita dal risultato chiuso e così non è stato. E quindi sarà uguale quella di Berlino".
Vedremo una formazione simile a quella di San Siro domani? O ci sarà qualche titolare in più?
"Oggi vedrò la squadra, vedremo quelli che sono più stanchi, che hanno bisogno di recuperare, perchè in questo momento c'è bisogno di giocare, di allenarsi, ma la prevenzione è fondamentale. Oggi valuterò di quelli che hanno giocato mercoledì chi è che sta un po' peggio. Direi però che la squadra sta bene, ha corso molto, ha corso anche fino alla fine, anche con intensità importante, andando in crescita durante la partita. Questo è un risultato importante per la finale di Champions. Però per mantenere questa condizione fisica bisogna allenarsi e giocare. Detto questo, mercoledì non hanno giocato Marchisio, Sturaro, Pogba, Morata... quindi ci sono giocatori che sono disponibili per la partita di domani. E' normale che a qualcuno devo dare riposo".
Potreste pagare l'inesperienza in finale?
"No, assolutamente. Credo che questa squadra, rispetto a quella che ha giocato 12 anni fa la finale, sia una squadra molto simile a livello caratteriale. Ma è nel dna della Juventus avere squadre caratteriali. Noi dobbiamo prepararci al meglio, dobbiamo giocare bene tecnicamente anche perchè quando giochi una partita del genere non puoi pensare a difendere, giocare solo una partita di intensità fisica".
Cosa si prova ad aver eguagliato Lippi al primo colpo e ad aver fatto meglio di Conte?
"Cosa devo dire? Sono contento, solo felice di quello che abbiamo fatto, di quello che stiamo facendo in questa annata, soprattutto perchè bisogna godersi questo momento che è straordinario, perchè come ho detto diverse volte difficilmente ti capitano annate come queste durante la carriera. Arrivare in fondo a tre competizioni, due le abbiamo portate a casa, ora ci rimanere l'ultima, che è un sogno e quindi bisognerà essere bravi e fortunati contro una squadra straordinaria. Poi è normale che quando ottieni risultati così importanti c'è solo da essere contenti a soddisfatti".
Conte ti ha mandato un messaggio anche dopo la Coppa Italia?
"Nella vita però non bisogna essere monotoni, ogni tanto bisogna inventar qualcosa. La monotonia nella vita è una roba brutta. Un messaggio che mi ha fatto molto piacere, che è stato un bellissimo messaggio, me lo ha mandato il presidente Cellino, con il quale ho ancora un rapporto straordinario".
La monotonia di vincere le piace?
"Vincere non è così scontato. Comunque è una bella monotonia. E poi non è mai una monotonia vincere, perchè si vince in tanti modi, non c'è solo un modo per vincere e soprattutto non è facile. Ora sembra che vincere una Scudetto fosse scontato, vincere la Coppa Italia fosse scontato, quasi quasi tra qualche giorno arriviamo a dire che era scontato arrivare in finale di Champions. Credo che invece questa sia un'annata importante, importante per la società, per i giocatori, questo a dimostrazione che sono un gruppo straordinario. Sono molto contento e fortunato di averlo a disposizione. E anche per i tifosi, sento che c'è molto entusiasmo, c'era a Roma quando abbiamo giocato la finale, c'è in città, si sente, si percepisce nell'aria che c'è un entusiasmo importante e credo che domani debba essere una giornata, oltre che dal punto di vista sportivo importante, perchè abbiamo da giocare una partita contro il Napoli, domani ci sarà la premiazione del campionato, ci sarà la Coppa Italia, quindi sarà sicuramente una serata bella da ricordare".
Questa positivià può aiutare in questa lunga vigilia di Champions?
"Il Barcellona è abituato a giocare semifinali e finali, ne ha giocate diverse e ne ha vinte tante negli ultimi anni. La positività è importante, perchè più siamo positivi e più le cose vanno bene. Più siamo negativi, più vanno male. Quindi in questo momento c'è molta positività da parte di tutto l'ambiente ed è fondamentale. Però non alleggerisce la pressione su di noi e la mette sul Barcellona, ma è una finale e bisogna pensarci non ora, ma tra qualche giorno. Dobbiamo pensarci dopo l'ultima partita perchè fino a quel momento abbiamo da pensare al campionato e non possiamo stare tutti i giorni a dire a tutte le ore 'il 6 giugno c'è il Barcellona'. Tanto il 6 giugno è il 6 giugno, mancano ancora 15 giorni. Bisogna avere un po' di pazienza per arrivare al 6 giugno".
Buffon domani gioca? Cosa dici ai tuoi giocatori per non farli pensare al 6 giugno?
"Basta non dirlo. Buffon domani rientrerà. Intanto sono molto contento di quello che ha fatto Storari tra sabato a Milano e mercoledì a Roma. E' un portiere straordinario, di grande affidabilità e lo ha dimostrato non solo in queste due partite ma anche precedentemente, e questo dimostra la serietà e la professionalità del ragazzo. Così come Rubinho, uguale, che non ha mai giocato un minuto, ma è un ragazzo che insieme agli altri portieri compone un buon team di portieri. Diciamo un'altra squadra".
Fisicamente state molto bene. Può essere una chiave per battere il Barcellona, che tecnicamente è superiore alla Juve?
"Una cosa che ho detto ai ragazzi è che in questi 15 giorni bisogna lavorare sia fisicamente che mentalmente per poter arrivare nelle condizioni ottimali a quella partita. Noi in quella partita dobbiamo essere al 90%, perchè al 100% non potremmo stare. Dobbiamo essere al 90% per essere in grado di giocare una partita giusta, con coraggio e senza timore reverenziale".
Se la Juventus vincesse la Champions il Pallone d'Oro andrà ad un portiere?
"Io di portieri non parlo mai, ho parlato sempre poco e niente. Di Buffon mi fa piacere perchè è un portiere straordinario, perchè oltre un grande professionista, è un uomo con dei valori, quindi nella sua carriera credo che un Pallone d'Oro, vista la carriera che ha fatto, indipendentemente dalla finale o non finale, se lo meritasse. E' inutile fare complimenti a Buffon perchè è facile, però credo che difficilmente un portiere come lui potrà rinascere nel corso degli anni".
Quanto è cresciuta la sua immagine e quanta soddisfazione prova da quei quattro gol di Berardi?
"(ride, ndr) Quella sera lì, quattro gol furono tanti. La scorsa settimana ci è andato vicino, però è mancato un gol. Berardi un giocatore importantew, ha qualità tecniche, è uno di quei giovani che sicuramente sarà un punto di riferimento per la Nazionale e credo che in Italia ci siano dei buoni giovani per dare seguito e andare ad integrare quelli che sono i punti di forza della Nazionale. E' normale che hanno bisogno di giocare partite internazionali. Per quanto riguarda la mia immagine, quando fai risultati e quando vinci, è normale che l'immagine diventi sempre più importante, soprattutto a livello europeo, quando centri dei risultati importanti. Direi che sono soddisfatto al momento".
Quanto sarà importante Buffon nella finale?
"E' importante Buffon ed è importante la squadra, ma bisognerà essere molto freddi nel giocare questa partita. Non bisogna avere timore reverenziale contro un Barcellona che ha tre giocatori davanti straordinari e un giocatore a metà campo che è Iniesta, che dà i tempi alla squadra, e soprattutto bisognerà cercare di guastare la festa all'addio di un grandissimo campione come Xavi, che è stato un giocatore straordinario nella storia del Barcellona e nel calcio mondiale".
Quanto è contato l'effetto Juventus Stadium nella tua stagione?
"E' stato importante, fondamentale, perchè è uno stadio straordinario e soprattutto con i tifosi che ci danno sempre una mano, soprattutto nei momenti di difficoltà. E' un vantaggio che abbiamo".
Ti dispiacerebbe non avere i tifosi della curva domani?
"Mah... aspettiamo... ora vediamo.. se la curva sarà aperta o sarà chiusa".
Zamparini ha detto che Dybala ha scelto lui la Juve. Marotta diceva che nei primi anni nessuno voleva la Juve. E' la conferma che la Juve è una squadra ambita? Magari adesso anche i big hanno voglia di restare alla Juventus.
"Quando arrivi in finale di Champions, soprattutto quando vinci per diversi anni in Italia, è normale che l'appeal della squadra cresce in modo spaventoso, è normale che i giocatori che sono qui ambiscono a voler rimanere qui e gli altri vogliono venire alla Juventus. Perchè la Juventus quando arriva in finale di Champions o si stabilizza nelle prime otto d'Europa..... quest'anno siamo arrivati in finale ma non tutti gli anni è così, basta vedere le altre grandi squadre. Ma l'obiettivo della Juventus è di arrivare tutti gli anni nelle prime otto. Poi qualche finale, semifinale, dipende dagli anni. Questo fa sì che l'appeal della Juventus cresca in tutto il mondo e soprattutto a livello tecnico i giocatori vogliono venire e non se ne vogliono andare: per quanto riguarda Dybala, è una trattativa che non so come è andata, però è un giocatore importante che potrà venire alla Juventus".
La sorprenderebbe rivedere Ancelotti al Milan?
"No, il Milan l'anno prossimo sarà a competere per i primi tre posti perchè credo che quest'anno farà una campagna acquisti importante, perchè è nel dna del Milan. Le grandi squadre possono passare degli anni a non vincere. L'anno peggiore del Milan è stato questo perchè fino all'anno scorso gli ottavi di Champions li aveva raggiunti, in campionato aveva perso l'Europa League all'ultima giornata. Negli anni precedenti era arrivato una volta secondo e l'altra primo. Può capitare un anno, ma la cultura e la storia del club non si cancellano in un anno. Queste grandi squadre abituate a vincere possono passare uno o due anni senza vincere, ma poi ritornan più facilmente a competere per i primi posti rispetto a società che non hanno nel dna questo. Ancelotti è un bravissimo allenatore, non so cosa farà, se tornerà al Milan... io credo che nel palmares di Ancelotti, tra coppe, supercoppe, coppettine e coppettone... abbia un armadio abbastanza grande. E' un allenatore che ha dimostrato tutto il suo valore e non ha bisogno dei miei aggettivi e consigli".
Quali meriti gli hanno riconosciuto internamente, da dentro lo spogliatoio? L'ultima cosa che dirà alla squadra prima di scendere in campo col Barcellona?
"Su quello che dirò a Barcellona, bisogna che ci pensi, perchè ho ancora 15 giorni, ma non dirò grandi cose. In quella partita non ci sarà bisogno di dire grandi cose. Ci sarà solo da giocare. per quanto riguarda i complimenti della squadra, sono io che devo fare i complimenti a loro, per la stagione che hanno fatto e che stanno facendo, perchè non è ancora finita"(redazione Tuttojuve.com.
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