Zaza, il papà-agente Antonio: "Simone deve ambientarsi. Gli serve un gol per sbloccarsi. L'Italia gli manca, ma è felice al West Ham. Obbligo riscatto? A 10 presenze"
Simone Zaza non ha cominciato nel migliore dei modi la sua avventura al West Ham. L'attaccante lucano sperava di esportare in Inghilterra i gol e le giocate di classe che aveva fatto intravedere alla Juventus, invece è alle prese con difficoltà di ambientamento che gli stanno impedendo di imporsi. Per analizzare il difficile momento del talentuoso attaccante ancora di proprietà della Juventus, la redazione di Tuttojuve.com ha intervistato il padre-agente, Antonio Zaza.
Come sta andando l'avventura di Simone nel West Ham?
"Direi non bene, sembra".
Ma è solo all'inizio...
"Sicuramente, ha bisogno di ambientarsi, ha cambiato totalmente modo di giocare. Non so che dire, lui sta bene, bisogna attendere".
Quindi è solo una questione di adattamento...
"Sì, non ci sono altri problemi, nè con la squadra, nè con la società, sta benissimo. E' felice di essere lì. Ripeto, hanno un altro modo di giocare, non è facile ambientarsi".
Simone si è trasferito in prestito al West Ham, ma c'è anche un obbligo di riscatto. Conferma?
"E' in prestito dalla Juventus con obbligo di riscatto a 10 presenze".
Ancora non ha raggiunto questa soglia...
"Mi sembra che abbia fatto 4-5 presenze finora".
Quali sono i suoi obiettivi in questa stagione?
"Innanzitutto cercare di fare bene e rimanere anche lì, perchè sta bene, non ci sono problemi di nessun tipo".
Vuole riconquistare anche la Nazionale...
"Come minimo".
C'è da dire che le difficoltà iniziale di Simone coincide con un inizio non brillante del West Ham.
"Sì, c'è una situazione un po' così, non so neanche rispondere su quello che sta succedendo. L'unica cosa che posso dire è che Simone deve ancora ambientarsi più che altro tatticamente, perchè alla Juve era abituato in un certo modo, i movimenti sono diversi, quindi deve riuscire a capire quanto prima come muoversi".
Gli manca l'Italia e gli manca Torino in questo momento?
"Più che Torino, gli manca forse l'Italia. Però, ripeto, sta benissimo, sia ben chiaro. E' solo un mese e mezzo che è lì, è la prima volta che esce dall'Italia. Lui comunque è sereno, è molto sereno, questo te lo posso garantire".
Aspettiamo i suoi gol...
"L'importante è che la butti dentro una volta, dopodiché Simone si sblocca, ne sono convinto".