Roberto Beccantini: "Rinnovo di Conte? C'entra il mercato. Da pazzi immaginare di escludere Chiellini dai convocati di Prandelli"

Il noto giornalista Roberto Beccantini ha parlato in esclusiva ai microfoni di Tuttojuve.com riguardo al rinnovo di Conte e al terzo trionfo consecutivo della Juventus.
Conte: perché il rinnovo sembra una cosa lontana? cosa può essere successo a questo matrimonio?
“Non penso che sia una questione di soldi. "Balla" il mercato. Tre stagioni, tre scudetti: la società non può spendere oltre, Conte ha capito che più di tanto, con questa rosa, non potrà inventarsi. Grosso modo, sono d’accordo. Al posto di Conte, però, ne avrei parlato in sede, non dal pulpito; con il presidente, non ai tifosi. E comunque, non con quella insistenza, con quella foga. Scritto ciò, mi faccio una domanda: un risparmio di energie in campionato avrebbe portato "più" Europa? In assenza di controprova, ogni risposta diventa plausibile. L’aspetto paradossale è che Conte si scagliò contro Capello per la storia del "campionato poco allenante", ma è proprio lui, Antonio, ad aver fatto lo stesso tipo di ragionamento ad Andrea Agnelli e alla piazza. In sintesi: da una parte, il record dei 99 punti; dall’altra, la doppia eliminazione in Europa. Domanda: siamo sicuri che non c’entrino i limiti globali del nostro calcio? In caso contrario, aggiungo io, Conte mica invocherebbe l’ennesima rivoluzione”.
Se dovesse andare via lei chi vedrebbe bene al suo posto?
“Rudi Garcia. Ha trasformato la Roma. Ne apprezzo il piglio e il gioco”.
Caso Chiellini: il giudice sportivo gli infligge tre giornate, Prandelli lo assolve, lei che idea si è fatto sulla vicenda?
“Andiamo con ordine. Primo: le tre giornate di Tosel rientrano nel tariffario fisso, basta andare indietro nel tempo (gomitate di De Rossi, Juan Jesus, Destro). Secondo: per Tosel era un gesto "violento", per Prandelli no, e qui l’analisi del ct sa tanto, troppo, di via di fuga. Terzo: il buon Cesare è diventato prigioniero del codice etico. Solo un pazzo poteva immaginare di escludere Chiellini dalla rosa mondiale per il "blocco" su Pjanic, ma i sermoni, gli esempi e le contorsioni di Prandelli hanno contribuito a crearne molti, di pazzi o sedicenti tali. Quarto: non c’entra un tubo con l’argomento, ma in assenza di un Roberto Carlos di scorta almeno tra i 30 + 1 Domenico Criscito io lo avrei inserito. Non fosse altro che per risarcirlo della porcata che gli fecero escludendolo dalla spedizione europea del 2012”.