Lo scopritore di Carnesecchi: "E' di famiglia bianconera, firmare con la Juve sarebbe la chiusura di un cerchio. Vice Szczesny? No, è il portiere del presente"
La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'attuale dirigente del Santarcangelo e uno dei primi a scoprire le qualità di Marco Carnesecchi, Luca Scattolari, per parlarne approfonditamente e non solo:
Come era da bambino?
"Era il classico bambino che adorava il calcio, giocava per ore e ore al campo di allenamento o al parco. E quando non era in nessuno di questi due posti, lo vedevi sulla discesina del garage a calciare e a parare da solo. Sempre educato, molto solare, ho un ricordo bellissimo di Marco e tutt'ora mi sento con lui e la sua famiglia che sono persone molto umili e semplici".
Rivedi ancora in lui le qualità che avevi visto da bambino?
"Sicuramente Marco ha conservato i riflessi, ha sempre avuto questa esplosività e tutt'ora lo dimostra con delle parate clamorose. Lui è sempre stato una garanzia coi piedi, a volte mi chiedeva di giocare un po' fuori e glielo concedevo. Parliamo di qualche anno fa e non era proprio nelle virtù di un portiere, ma avevo già capito che ci sapesse fare. Ha mantenuto molto bene, a distanza di tempo, questa abilità con i piedi".
Essendo nativo di Rimini, e come gran parte della Romagna, è tifoso della Juventus?
"La sua famiglia è juventina, ma non so quale sia la sua preferenza. Poi quando diventi professionista, magari perdi un po' di tifo. Lui è stato bianconero per tanti anni a Cesena, è un abbinamento di colori che gli è piaciuto e forse lo vorrà vestire nuovamente".
Come commenti le voci che lo accostano alla Juventus?
"La Juventus è sempre stato il simbolo della scuola di portieri italiani, il ricordo ovviamente va a Buffon, Zoff e tutti gli altri. E' la squadra più vincente, più seguita e con più tifosi, per me la firma con la Juve sarebbe la bella chiusura di un cerchio. Ho seguito tanto la telenovela estiva con la Lazio, era praticamente fatta e poi non si è fatto più nulla. Non ho avuto modo di sentirlo, ma sicuramente merita una società così importante".
Alla Juventus potrebbe essere il vice di Szczesny, che è stato fin qui a mani basse il portiere migliore della Coppa del Mondo. Gli potrebbe far bene per la sua crescita?
"La Juventus ci ha ormai abituato a questi passaggi di testimone fatti in maniera scientifica, sono convinto che a quell'età devi giocare ma è altrettanto vero che c'è più pressione e difficoltà a difendere la porta dei bianconeri. Poi, sicuramente, l'ambientamento più graduale in un grande club può essere un valore aggiunto per la sua crescita. Ma per me Carnesecchi non deve essere solo il portiere del futuro, ma anche quello del presente".
Però, ad oggi, sembra davvero difficile immaginare una cessione di Szczesny prima della scadenza del contratto.
"Se dovessi pensare al ruolo che oggi ricopre Perin, un po' mi dispiacerebbe perché significherebbe non vederlo quasi mai in campo. Ha 22 anni, difende i pali dell'U21 e davanti in Nazionale c'è solo Donnarumma. Meriterebbe continuità".
Si parla anche di Vicario, ma potrebbe essere Carnesecchi a raccogliere definitivamente l'eredità lasciata da Buffon?
"E' stato incoronato proprio dal re, perché è stato proprio Buffon ad indicarlo come uno dei suoi successori. Szczesny ha raccolto bene l'eredità, ma noi italiani siamo sempre molto patriottici e vedere un italiano difenderla è sempre una apoteosi. Per anni è sempre stata la Juventus a garantire i difensori alla nostra nazionale, è strano vedere ad oggi soltanto Bonucci. Io, nel caso, gli consiglierei di accettare la Juve, poiché questa è un'occasione che capita poche volte nella vita".
Si ringrazia Luca Scattolari per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.