Sommella su Tmw: “Milik farà di tutto per restare”

Riconoscimento importante al Festival del calcio italiano. Marco Sommella è stato premiato come miglior agente italiano. “È stato un bel traguardo personale. Sono partito dai dilettanti, ho seguito tanti calciatori e partecipato a numerosi trasferimenti. Mi gratifica per quello che ho fatto. Ci tengo a ringraziare la mia famiglia, mio padre che sarebbe felice di gioire con me. Ma penso già al mercato di gennaio. Sicuramente quella di ieri è stata una bella cerimonia e ringrazio la giuria. Questo premio è stato assegnato a colleghi illustri. E a proposito di colleghi illustri non si può non menzionare Mino Raiola, per chi fa questo lavoro è sempre un punto di riferimento. Era il Messi dei procuratori”, dice Sommella a Tuttomercatoweb. 

Lei assiste Immobile da quando ha mosso i primi passi.
“Da quando era un ragazzino della Primavera della Juventus. Averlo accompagnato in tutti i passaggi, quelli fortunati come Pescara e meno fortunati come Dortmund e Siviglia alla consacrazione con la Lazio è una bella soddisfazione. Questo ragazzo ha fatto cose che nessun altro calciatore ha fatto nella storia del calcio italiano: quattro volte capocannoniere. Ha vinto un Europeo da titolare e qualcuno a volte lo dimentica”.

Però in Nazionale…
“È un mistero che nessuno riuscirà a spiegare. La Francia in due edizioni del Mondiale ha fatto due finali. C’era anche all’Europeo, ma ha vinto l’Italia. Ci sono stati questi due blackout, Ciro si è preso le responsabilità ma ha riportato a casa un Europeo dopo tanti anni. Gli episodi possono cambiare tante cose, guardate l’Argentina. Il calcio ha troppe variabili”

Lotito ha detto che vede Immobile dirigente.
“Alla Lazio è più che un calciatore. Ha fatto cose che nessuno ha fatto. C’è un rapporto con il Presidente e tutto l’ambiente che va al di là del calcio. È una bella storia. E Ciro ha ancora tanto da fare e vuole arrivare al quinto titolo”.

Ha portato Milik alla Juve. È in prestito, resterà?
“C’era stato un corteggiamento già qualche anno fa. La Juve cercava un attaccante con determinate caratteristiche. Vedremo più avanti che succederà, c’è un riscatto già fissato: con i prezzi che ci sono la cifra è interessante. Starà ai dirigenti esercitare il riscatto. Il ragazzo ha sempre voluto giocare per la Juve. Farà di tutto per restare”.

Con leí anche Cavani ha sfiorato la Juve.
“È un amico di famiglia. Quest’estate c’è stata la possibilità di portarlo al Borussia Dortmund. E a gennaio per la terza volta gli avevo portato la Juventus: al contrario di Milik che ha sempre avuto un debole per i colori bianconeri ha sempre pensato al Napoli e ai napoletani. Quest’estate poteva andare al Borussia. Ma ha preferito il caldo di Valencia”.

Al Mondiale ha brillato il Marocco. Che favola Cheddira.
“È una bella favola, che nel calcio a volte esiste. Va dato atto a Bruno Di Napoli di averci sempre creduto. Lo abbiamo portato l’anno scorso al Bari sapendo che potesse essere la squadra ideale per farlo crescere. Questa fine 2022 è stato un sogno. Far parte di questa spedizione del Marocco è stato un sogno”.

Ha portato Witsel all’Atletico Madrid.
“C’è stata una possibilità con la Juventus l’estate 2021. Poi una svolta svincolatosi dalla squadra c’è stata la possibilità di andare all’Atletico grazie ad Andrea Berta che è stato veloce a portarlo a casa. Penso che sia contentissimo di giocare in una squadra come l’Atletico. Ha un rinnovo automatico ad un numero di partite, lo raggiungerà a breve”.

Il prossimo talento pronto ad esplodere?
“C’è un ragazzo che sarà protagonista Iannoni del Perugia, ne sentiremo parlare. C’è gia qualche richiesta”.

Il suo ricordo di Mihajlovic?
“Lo incontravo a Napoli perché avevamo lo stesso sarto. C’è grande tristezza, commozione. Chi mi conosce sa che sono particolarmente colpito e turbato da questa vicenda. Il mio pensiero va alla famiglia, ai figli e a tutti coloro che gli volevano bene. Mando loro le più sentite condoglianze”.