Sacchi: "Argentina-Francia, grande vittoria del calcio. Serve coraggio, spesso all'Italia manca"
Arrigo Sacchi, ai taccuini de La Gazzetta dello Sport, fotografa la finale del Mondiale: "Ha vinto il coraggio e questa è la notizia più bella, perché senza coraggio non può esistere un’idea positiva di calcio. In un Mondiale con molte partite dominate dall’eccessiva tattica, la finale ha dimostrato che la strada da percorrere per evolversi è un’altra: serve un atteggiamento propositivo, bisogna aver voglia di attaccare l’avversario, metterlo alle corde, altro che nascondersi in difesa e ripartire come per troppo tempo si è fatto in Italia (e spesso si continua a fare)".
L'analisi prosegue: "La gente chiede emozioni, chiede spettacolo. Argentina e Francia non si sono sottratte al loro dovere. Anche nei tempi supplementari, i giocatori ormai stremati hanno lottato come se fossero su un ring di pugilato: un colpo da una parte e un colpo dall’altra, un gol di Messi e il pareggio di Mbappè. Bello, bellissimo. Tutti i giocatori si sono esaltati perché hanno avuto la possibilità di muoversi in squadre ben consolidate. Certo, negli occhi della gente restano i numeri di Messi e le impressionanti accelerazioni di Mbappé, ma pure gli altri hanno meritato le luci del palcoscenico. Nella mia memoria resta un’immagine di spettacolo assoluto che ha tenuto miliardi di persone incollate ai teleschermi di tutto il mondo. Questa è una grande vittoria del calcio".