Romagna (Allievi Juventus): "Vorrei giocare un giorno in prima squadra, Andrea Pirlo decisivo per il mio cambio di fede".

Filippo Romagna, giovanissimo bianconero di belle speranze ha parlato a viverefano, raccontando la sua esperienza in bianconero: "Tutto è iniziato nel 2001, io avevo 4 anni, e ho iniziato a giocare a calcio nel Fanella. Ho giocato lì per circa 6 anni, poi un bel giorno, durante un torneo, mi sono trovato a giocare contro il Rimini. Lì qualcuno mi ha notato e dopo non troppo tempo mi hanno chiesto di andare a giocare con loro, avevo poco più di 10 anni e ho iniziato a fare il pendolare tra Fano e Rimini. Hanno iniziato a chiamarmi le grosse squadre di serie A. La prima proposta è arrivata dall'Inter, ma accettare avrebbe significato cambiare completamente la mia vita, io non ci pensavo nemmeno a lasciare Fano e la mia casa. Dopo la proposta dell'Inter è arrivata quella della Juventus, avevo 14 anni: a casa mia si è presentato Gianluca Pessotto. Ha parlato con i miei genitori, perché è venuto di mattina ed io ero a scuola. In un primo momento, avevo rifiutato anche l'offerta della Juventus, non volevo andarmene a Torino. E' stato Pessotto ad insistere, mi disse che prima di rifiutare sarei dovuto andare almeno un giorno a vedere quello che mi stavano proponendo. Così, con i miei genitori e con mio fratello Alessandro, me ne andai un paio di giorni in Piemonte al quartier generale della Juventus: me ne sono subito innamorato. In campionato mi fanno giocare come difensore centrale, mentre nella nazionale under 16 faccio il centrocampista. In realtà da quando gioco a calcio, mi hanno fatto provare un po' tutti i ruoli. Sono il capitano degli allievi della Juventus ed il capitano della nazionale under 16. Sentire la fascia al braccio mi regala una carica maggiore e sento che devo dare il 101%. In campionato siamo partiti in sordina, dopo poche partite eravamo decimi e solo le prime 5 squadre accedono ai play-off. Poi però siamo riusciti a recuperare, abbiamo ritrovato la giusta concentrazione e la giusta carica, così abbiamo conquistato il quinto posto e siamo riusciti ad accedere ai sedicesimi di finale, lì abbiamo incontrato la Fiorentina e siamo riusciti a vincere, agli ottavi ci siamo trovati davanti il Catania ed anche con loro siamo riusciti a vincere...il Parma ci ha fermati in semifinale. Abbiamo perso 4 a 3, dopo i supplementari, pur giocando in 10 giocatori dall'inizio della partita. Alla fine è stato proprio il Parma a vincere il campionato. Con la Juventus quest'anno non ho mai segnato, giocando da difensore non ho molte opportunità di tirare. Con la nazionale, invece, sono riuscito a segnare 2 goal. Solo un cartellino giallo negli ultimi due anni, con la nazionale, dopo che mi hanno fischiato fallo ho avuto la reazione di lanciare via la palla... Ho commesso una leggerezza e mi sono beccato l'ammonizione. Capita...Con la Juventus faccio 6 o 7 allenamenti alla settimana, più la partita. Infatti abbiamo un vero e proprio college interno, non abbiamo compiti per casa e due mattine alla settimana ci alleniamo, ma quando siamo in classe si lavora a testa bassa come se fossimo in campo. Con la nazionale invece facciamo circa una partita al mese ed un paio di allenamenti prima delle partite, nell'ultimo anno sono sempre stato convocato, è davvero faticoso, ma è anche motivo di grande orgoglio per me. Torno a casa una volta ogni 2 o 3 mesi per rivedere la famiglia. I primi 3 mesi sono stati i più traumatici, avevo 14 anni e non è stato semplice vedere i miei genitori che tornavano a Fano mentre io rimanevo lì a Vinovo, anche per loro non credo sia stato molto facile. Ora sono passati 2 anni, ho capito che questa è la vita che ho scelto. Per fortuna mi trovo bene con il gruppo di amici e con la mia squadra. In genere abbiamo il coprifuoco alle 22. Il venerdì e il sabato spesso non ci fanno uscire per niente, mentre la domenica ci permettono di stare fuori fino a mezzanotte. Mi manca il mare di Fano! Quando iniziano i primi caldi vado in piscina con qualche amico, ma non c'è paragone con il nostro mare... Io vorrei giocare in prima squadra, con la Juventus.
Sul tifo: "Io ero un tifoso sfegatato del Milan, poi mi sono trasferito a Vinovo e ogni giorno sono a strettissimo contatto con i campioni di questa squadra, così un po' per volta ho iniziato ad amarla. Il mio idolo, poi, è Andrea Pirlo e anche il suo cambio di maglia dal Milan alla Juventus è stato decisivo per far cambiare il mio "credo calcistico. Ho avuto l'opportunità di allenarmici e di farci qualche partitella a fine allenamento. La prima squadra è davvero un altro pianeta. Allenarsi con loro di fianco è uno stimolo incredibile".