Ravezzani: "Salviamo i bianconeri per salvare il nostro calcio"
Il direttore del Gruppo Mediapason, Fabio Ravezzani, ha detto la sua sui problemi extra-campo della Juventus intervenendo sulle colonne di Libero. Ecco quanto sintetizzato da Tuttojuve.com: "(...) Bianconeri ancora sotto inchiesta, orde di garantisti e giustizialisti scatenati, ondate di proteste per presunte persecuzioni o diinviti a cancellare la Juve, sempre lei, dal calcio nazionale. Il mio pensiero scomodo è stato: al netto delle responsabilità, ancora da dimostrare, e del fatto che a livello sportivo i migliori giureconsulti ipotizzano al massimo una penalizzazione in punti, ha senso trattare la serie A con gli stessi criteri degli sport dilettantistici? Stiamo parlando di una realtà che muove miliardi di euro: deve essere sottoposta alle stesse regole e sanzioni? Dove finisce lo sport e dove inizia lo spettacolo nella mostruosa economia del grande calcio? Brutto a dirsi, lo so, ma non fingiamo di nulla. Le logiche sono completamente diverse. E punire con retrocessioni, addirittura radiazioni un grande club, che tipo di contraccolpi porta a tutti gli altri? È storia recente che la retrocessione della Juve per Calciopoli ha innescato un declino irreversibile del calcio italiano.
Vero, l’anno dopo il Milan vinse la Champions e nel 2010 toccò all’Inter. Ma se confrontiamo il decennio 1996-2006 con quelli successivi, vediamo plasticamente come la Juve in B abbia fatto male a tutto il nostro calcio. Cioè, escludendola dal campionato il danno economico alla lunga si è ripercosso su tutte le rivali. Meno appeal televisivoi nternazionale, meno grandi sfide multimilionarie da tutto esaurito, meno soldi e alla fine meno Moratti e Berlusconi stufi di passivi sempre più grandi. (...). La mia proposta è stata: al netto della vicenda Juve, che deve ancora essere giudicata, non sarebbe logico che in futuro il calcio di serie A rispondesse a logiche punitive severe, ma diverse da quelle dilettantistiche? (...) Multe pesantissime, penalizzazioni in classifica, sono strumenti che otterrebbero lo scopo di affliggere chi sbaglia senza creare danno a tutta la Lega di A (...)".