Quando la parola "Calciopoli" accende le luci della ribalta

Non c'è nulla da fare: basta pronunciare la parola “Calciopoli” e mettere di mezzo la Juve per issarsi sulle vette dell'audience di giornali e televisioni. Prendiamo quindi un personaggio in cerca d'autore, che abbia voglia di notorietà e di essere protagonista. Quale miglior tema se non una bella intervista in cui si parla di come, quel “cattivo” di Luciano Moggi, abbia fatto perdere al tronista di turno, la passione e l'amore per la Juve? Per fortuna che il demone è stato sconfitto dai buoni e dagli onesti (la banda Bassotti), come accade solo nelle migliori favole. E quindi, dopo Travaglio, Linus, etc, è stata la volta di Pif ad esternare tutta la sua indignazione per l'essere stato juventino, lavando questa tremenda onta con una bella intervista che gli ha permesso di essere finalmente presente nel nostro quotidiano (visto che ultimamente non lo si vede proprio da nessuna parte). Stessa cosa dicasi poi per il Presidente Lotito, della cui assenza dai riflettori, incominciavamo a preoccuparci, tanto da aver pensato di contattare la trasmissione “Chi l'ha visto?”. Ci era anche venuto il dubbio che stesse setacciando il mercato alla ricerca di altri fenomeni da portare in dote alla sua squadra, visto che dimostra di avere l'occhio lungo (braccino corto) nell'acquisto di giocatori in grado di permettere alla Lazio di puntare in alto (infatti i tifosi biancocelesti sono in delirio ed entusiasti all'idea di dover tifare anche quest'anno Juve per salvare la loro stagione). Non come Marotta, troppo concentrato a visualizzare il tavolo e le palle da biliardo, per pensare all'acquisto di buoni giocatori. E che dire di Gigi Simoni? Sinceramente ci fa tenerezza.
Caro Gigi, “se ne faccia una ragione”, glielo diciamo da amici. Cerchi di voltare pagina, perchè mendicare un po' di attenzione ripetendo sempre il solito ritornello ormai fresco come il latte andato a male, è davvero triste. Suvvia: sicuramente Lei è una bravissima persona, ma così facendo rischia di perdere anche la dignità (oltre allo scudetto famoso). E delle perle di Bonolis, cosa dire? E' il prototipo perfetto del tifoso nerazzurro, e conduce il programma dal titolo che più azzeccato non potrebbe avere quando si parla di corsa allo scudetto o alla vittoria da parte dell'Inter: “Avanti un altro!”. E infatti, gli altri arrivavano ed arrivano sempre prima. L'unico modo per vincere, per i nerazzurri, rimane quello di eliminare gli avversari (con metodi stile servizi segreti) o di correre da soli. Un plauso va comunque loro fatto perché, in tempi come quelli attuali, l'arte del riciclo è molto importante, ed il cartone ha pur sempre il suo valore. Magari un pezzettino di quel famoso cartone lo ha nel cassetto anche il buon Tavecchio (noto tifoso della seconda squadra di Milano) dal quale ci si aspetta la riforma del calcio italiano: certo che se le sue azioni saranno simili alle sue parole........