Nino Ori a RBN: "Gravina vice presidente Uefa? Una conseguenza degli ultimi mesi. Sulla penalizzazione di 15 punti..."

Intervenuto ai microfoni di Radio Bianconera, Nino Ori ha parlato delle ultime vicende legate alla Uefa: "Gravina vice presidente UEFA? E' conseguente a qualcosa che un po' di mesi fa qualcuno ha deciso che sarebbe dovuto avvenire. Considerare che quella sulla Juve sia una inchiesta giudiziaria semplice è troppo ingenua. Nella primavera 2021 convergono diverse iniziative sulla Juventus e curiosamente conseguente dopo la nascita della Superlega. Della quale il nuovo capo di Gravina, Ceferin, parla sempre. Dice che è un progetto morto, anzi si era lanciato anche in cose che non lo riguardano. Pochi giorni fa minacciava anche il Barcellona e tirava in ballo anche il Real, con un tono alquanto mafioso. La UEFA con Ceferin ha eliminato la separazione tra potere esecutivo e giudiziario. Oggi al Congresso UEFA il repertorio contro la Superlega è stato schierato alla perfezione. Si è visto un fronte compatto, proprio come con Infantino qualche settimana fa. Gravina vice presidente? I fatti dicono già tutto". 

Mentre sulla sentenza del Consiglio di Stato ha aggiunto: "E' di oggi la notizia che ha consegnato un supplemento di memoria difensiva, che credo riporti anche la sentenza del TAR. Nella sentenza non c'è nessuna censura di quanto il TAR aveva detto sul diritto di accesso agli atti, del diritto alla difesa e al giusto processo. Quindi per la terza volta in un mese le Istituzioni del calcio italiano hanno perso. L'effetto concreto che produce è quello di permettere alla Juve di allegare tutto questo carteggio COVISOC al ricorso e soprattutto fa giurisprudenza questa sentenza. La giustizia sportiva non può più fare come le pare. La sensazione è che a questo punto la FIGC dia per persa la questione e quindi il 19 aprile la penalizzazione sarà annullata tout court. Ma dalla giustizia sportiva ci si può aspettare di tutto".