Marocchino a RBN: "Napoli-Juve partita lunga e che andrà gestita. Vlahovic? Pubalgia problema non grave ma serio"

13.01.2023 19:20 di  Alessandra Stefanelli   vedi letture
Marocchino a RBN: "Napoli-Juve partita lunga e che andrà gestita. Vlahovic? Pubalgia problema non grave ma serio"
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Domenico Marocchino, ai microfoni di Radio Bianconera nel corso di 'Cose di Calcio', parla così di Napoli-Juventus: "Non sono in grado di dire quale sarà il piano tattico delle due squadre, può anche darsi ad esempio che la Juve aggredisca alto nei primi dieci minuti, ma di certo c'è il fatto che la partita è lunga e andrà gestita - ha esordito -. Sarà una partita dove componenti come concentrazione, furbizia, pazienza e controllo degli errori saranno molto importanti. Allegri fortunato? La fortuna nel calcio e nella vita esiste, ma in contesti relativi, non puoi essere fortunato sempre, otto partite e secondi in classifica nonostante gli infortuni...direi che in questo caso la fortuna c'entra poco o niente. Non credo comunque che si possa definire questo scontro diretto come decisivo, manca tanto alla fine del campionato e a lungo termine recuperi della Juve, sperando che ci siano, potrebbero pesare. Tornando a stasera, temo un po' di agitazione da parte della Juve, un'assenza di sangue freddo che è fondamentale in partite di questo tipo che mi portano a pensare che alcuni ex giocatori oggi ci farebbero tantissimo comodo, uno come Mandzukic su tutti. Oltre all'approccio mentale dei nostri va detto che loro hanno un paio di giocatori che vanno seguiti con attenzione, sarà una partita in cui gli scontri diretti saranno importanti, come chi marcherà Kvaratskhelia cercando di limitarlo e soprattutto evitando che entri in area”.

Su Vlahovic: "La pubalgia è un problema non grave ma serio, che ti limita tantissimo ma con il tempo è superabile. Il suo problema però non è solo la pubalgia ma anche l'adattamento mentale ad una squadra diversa dalla Fiorentina e ad un nuovo sistema di gioco in cui non è il centro dell'attenzione dei propri compagni come accadeva invece a Firenze”.