Lotito: "Oggi tutti parlano male della Juve, ma ha contribuito al sostentamento del calcio italiano. Ho abbracciato Agnelli, è uno che lavora"
Intervenuto sul palco nel corso del "Premio Colalucci", il presidente della Lazio Claudio Lotito ha parlato anche dell'inchiesta sui conti della Juventus. Ecco le sue parole riprese da Lalaziosiamonoi.it: "Juventus? Non faccio il magistrato. Tutti quando vincono salgono sul carro, poi scappano quando c'è qualche problema, scappando oltretutto dalle persone da cui tutti si sono abbeverati. Ci sono squadre che hanno guadagnato tanto dalla vendita di due giocatori, se non ci fosse stata la Juve non avrebbe incassato 160 milioni. Oggi tutti parlano male della Juve, ma ha contribuito al sostentamento del calcio italiano".
-"Rischi che si allarghi il caso Juve? Non so, non conosco comportamenti delle altre squadre. Sicuramente non si allargherà coinvolgendo la Lazio, non abbiamo problemi di questa natura. Questo per me è un fatto di orgoglio e tranquillità. Soprattutto per il modo in cui sono partito, una situazione drammatica. Agnelli? L'ho visto al Senato e l'ho abbracciato. Consigliato qualcosa? No, non c'è problema. Mi ha dato un'impressione dal punto di vista umano non giusta rispetto a ciò che ha dato al calcio italiano. Dire che la Juve sia il male del calcio italiano non è giusto. Oggi tutti si scatenano per creare dissidi nei confronti della Juve. Un conto è la politica, un altro il valore umano. Andrea è uno che lavora. Ci incontravamo in ufficio da me alle 8, vuol dire che si svegliava alle 5, alle 6. Plusvalenze? Non so cosa siano, io sono per le valenze. Quando uno vale, lo mette sul campo. Valgono i fatti, nella vita contano i fatti e non parole".
Sulla situazione in Lega: "Si tratta di creare un clima di collaborazione, l'unione fa la forza, da soli non si va da nessuna parte. Abbiamo inserito una donna in Lega, stiamo facendo sul serio. È la prima che è stata eletta. Se l'ho spinta io? Ha l'esperienza, ha gestito il calcio femminile, l'Empoli. È una città che riesce a sfornare sempre talenti, è giusto che ricopra un ruolo all'interno della governance. La presenza di una donna è un tocco di cambiamento, trasparenza, sensibilità diversa. Nel calcio è necessario un comportamento che sia all'insegna del rispetto delle regole. Juventus? Non sono preoccupato. Se continuiamo a parlarne, facciamo preoccupare tutti. Siamo fuori dai Mondiali, alcune persone dovrebbero farsi delle domande e darsi delle risposte. Non penso dipenda dalla Lega di Serie A".