L'ex Juve Beltrame: "Vorrei tornare in Italia per far vedere che non sono finito"

09.05.2024 12:00 di  Giuseppe Giannone   vedi letture
L'ex Juve Beltrame: "Vorrei tornare in Italia per far vedere che non sono finito"
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© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com

Intervistato da "Fanpage.it", Stefano Beltrame, ex giocatore di Juventus e Juventus Next Gen, adesso in forza al Persib, club indonesiano, parla della voglia di tornare a giocare in Italia per smentire le voci che lo danno come calciatore "finito": "Il trasferimento in Indonesia? Ti dico la verità, non è stata una scelta facile, però era tanto che ero a casa, aspettavo una chiamata che non arrivava. O meglio, non arrivava quella che mi stuzzicava. Poi mi ha contattato proprio il mister di questa squadra, del Persib, e lui mi conosceva già dai tempi dell'Olanda.

Era molto interessato alla mia situazione, vedeva che ero svincolato e voleva dare un'ulteriore scossa alla squadra. Non è stata una scelta facile. Non me l'aspettavo e non pensavo mai di arrivare fino in Indonesia. Alla fine ho deciso di provare questa esperienza nuova in un calcio completamente diverso, che si sta rivelando molto azzeccata. Mi piace, sto bene qua, c’è un gruppo fantastico e un calcio che non pensavo a questo livello perché si sta evolvendo molto con l'innesto di parecchi giocatori stranieri. Sono molto felice.

Venivo da sei mesi di inattività ed è stata un po’ dura, anche perché poi il clima qua è completamente diverso, è tanto umido e quindi si fa molta fatica. Noi ci alleniamo al mattino alle 8, perché poi si scoppia dal caldo e a parte il mese di Ramadan ci alleniamo alla sera. Inizialmente non è stato proprio semplice. Poi c'è stata la sosta di Natale lunga, durante la quale mi sono allenato a casa, e tornato qua abbiamo ancora avuto tre settimane di preparazione prima del campionato: ho lavorato bene e ho subito fatto gol in campionato, che a livello di morale aiuta sempre.

L'esperienza in Olanda? Dei tre in Olanda l'ultimo anno è stato il più bello perché ho fatto 14 gol e con il Den Bosch abbiamo sfiorato la promozione in Eredivise. Dopo quell'anno mi aspettavo un trasferimento importante, perché avevo dimostrato che nella seconda lega olandese potevo fare la differenza, e speravo di arrivare in Serie A. La sfiga ha voluto che in preparazione mi venisse trovato un problemino al cuore e sono stato fuori tre mesi.

L'Italia? Io vorrei tornare in Italia per far vedere il giocatore che sono oggi, perché tanti si ricordano di me calciatore come il ragazzino che non ha testa, ma solo grande talento. Io vorrei zittire queste voci che si sono create intorno a me. Mi piacerebbe tornare in Italia perché è casa mia, per stare vicino alla famiglia, con la fidanzata e tutto il resto. Ci tornerei con una maturità diversa e una consapevolezza di me differente rispetto a quella che avevo prima. Si dicono tante cose sul fatto che sono venuto in Indonesia, che sono finito, ma mi piacerebbe dimostrare che non è così".