Discreti a RBN: "Con Agnelli la Juve è tornata in alta, ma lui ha avuto l'ossessione della Champions. La nuova società..."

Intervenuto a Radio Bianconera il giornalista Stefano Discreti ha parlato dell'era Agnelli che si è conclusa ieri: "Il primo Scudetto dopo Calciopoli è stato il più emozionante. Non era scontato che la Juventus tornasse forte, c'era il rischio di un azzeramento vero. Lì invece si è capito che la squadra sarebbe ripartita e tornata in alto. E' mancato solo lo squillo internazionale. Per me non può esistere un ciclo se non vinci una volta in Europa. L'ossessione della Champions ce l'ha avuta anche Agnelli, si è reso conto che non poteva più competere con certe big e ha fatto il passo più lungo della gamba con Ronaldo perché non accettava questo fatto. L'unica opportunità oggi è creare una identità come ha fatto l'Ajax. Non puoi competere con big come Bayern o PSG oggi. Gli ultimi anni ne ha azzeccate davvero poche. Troppi errori dall'addio di Marotta in poi. E Ronaldo era un acquisto che non andava fatto. Hai snaturato la tua storia per questa ossessione. Difficilmente si poteva far peggio negli ultimi anni".

Mentre sulla nuova società, Discreti ha detto: "Scanavino e Ferrero? Sono persone navigate, esperte, rispettate nel panorama nazionale per altri motivi. E' già capitato in passato con Blanc o Cobolli Gigli. Vengono per sistemare le questioni di bilancio e giustizia. Il discorso tecnico non li tocca. Vedremo quanto la Juventus avrà da investire per ricostruire nei prossimi mesi. Io Allegri adesso non lo metterei in discussione, perché la Juve è in confusione e non sai cosa porterà il futuro. Allegri però rimane il fatto che era l'ultimo nome che avrei ripreso. Ed è stato un altro errore clamoroso di Agnelli. Non ti serviva un grande gestore ma un tecnico che costruisse qualcosa. Con Allegri non costruisci nulla ma amministri".