MAROTTA al Corsport: "Proveremo a vincere la Champions. Può arrivare uno tra Higuain, Suarez e Van Persie. Asamoah ci piace. Seguiamo Peluso. Per Giovinco valuteremo. Conte rinnoverà fino al 2015"
Giuseppe Marotta ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport. Tanti gli argomenti toccati dall'amministratore delegato bianconero, dallo scudetto alla prossima Champions passando per il calciomercato e per il caso Conte, coinvolto da Carobbio nel calcioscommesse:
"ORGOGLIOSI DI AVER CREATO UN MODELLO DI RIFERIMENTO" - "Credevo nel progetto, però mi aspettavo ancora un anno di transizione: non era scetticismo, ma realismo, suggerito dalla griglia delle concorrenti e dai problemi d'ogni ricostruzione. Il nostro orgoglio è aver creato un modello di riferimento. Il ritorno della Famiglia ai vertici della gestione ha trasmesso un grande senso di appartenenza, la società è stata impostata su competenze specifiche, l'allenatore - intuizione di Andrea Agnelli - conosceva come nessuno l'ambiente e il valore della maglia. Siamo felici di aver restituito nobiltà a un club che attraversava un momento di decadenza».
"RESTA IL DIVARIO CON I CLUB EUROPEI, PUNTARE SU ORGANIZZAZIONE E CULTURA" - "Tenere testa a club come il City in ambito europeo? In Inghilterra ci sono i grandi mecenati, in Germania puntano su imprenditorialità e management. Perduta la leadership degli Anni Novanta, l'unica soluzione italiana è cercare modelli diversi, puntare sull'organizzazione e sulla cultura. Il divario rimane: soprattutto nel fatturato. Il nostro è minore rispetto ad altri club?
Lo stadio incrementa lo stato patrimoniale, ci avvicina alle percentuali di altri Paesi: l'offerta di sicurezza e intrattenimento, in impianti che vivono oltre la partita, vale ricavi da reinvestire anche sul mercato".
"AUMENTEREMO NUMERICAMENTE LA ROSA" - "Il programma, in primo luogo, prevede di aumentare numericamente la rosa: è necessario perché dovremo affrontare più partite. Per la stessa ragione, Conte e la sua equipe, lavorano già su metodi di allenamento e di prevenzione infortuni adeguati".
"CHAMPIONS? DOBBIAMO PROVARE A VINCERLA" - Ambizioni per la Champions? Dobbiamo provare a vincere, ci obbliga il blasone: la Juve non può limitarsi mai a partecipare. Poi, dipende da tante cose: guardate il Chelsea che sembrava ormai fuori e ha trionfato".
"CERCHIAMO 2-3 ELEMENTI D'ECCELLENZA. E SUL TOP PLAYER..." - "Primo obiettivo un centravanti di qualità? Stiamo cercando due o tre elementi d'eccellenza, senza perdere mai di vista l'equilibrio di un gruppo che ha importanti doti tecniche ed umane. Ci teniamo a rispettare gli equilibri economici: dai nostri elenchi dovremo perciò depennare chi comporterà difficoltà economiche sia a livello di cartellino che d'ingaggio. Van Persie è un candidato? (sorride) E' tra i migliori calciatori in circolazione. Ma non mi addentro. Il suo ingaggio sfora ampiamente il tetto? Beh, ci sono i bonus. Abbiamo già introdotto un modello contrattuale innovativo e vorremmo arrivare a elevare il rischio imprenditoriale dei giocatori: se una società vince, è giusto coinvolgere i protagonisti principali. Se il top player sarà uno tra Van Persie, Suarez e Higuain? Possibile. Sono tre elementi interessanti. Cavani? Bisogna sempre tener conto della volontà dei club d'appartenenza. Balotelli? Non ci abbiamo mai pensato: non rentra nel profilo che cerchiamo. Un profilo ampio, che non abbraccia le sole doti tecniche".
DEL PIERO? LA JUVE NON DIMENTICA, MA LE STRATEGIE RICHIEDONO FREDDEZZA" - "Non c'è posto per Del Piero? Quando la società ha stipulato l'ultimo accordo, s'era definita consensualmente l'annualità. La Juve non dimentica quello che fatto Del Piero e rispetta un professionista che ha scritto la sua storia: il fatto che non continui non dipende certo da simpatia o antipatia, l'applicazione delle strategie richiede a volte freddezza".
"BORRIELLO? ABBIAMO UN MESE PER DECIDERE" - "Abbiamo colto un'opportunità di mercato a gennaio: abbiamo un mese per valutare il riscatto".
"GIOVINCO E' MATURATO, VALUTEREMO" - Su di lui abbiamo sempre puntato, però doveva ancora affermarsi come il giocatore importante che oggi è. E' maturato: valuteremo con il Parma, comproprietario del cartellino, se richiamarlo o scegliere altre strade".
"POGBA? CONTATTI BEN AVVIATI" - "Abbiamo sfilato Pogba al Manchester United? Abbiamo rispettato i regolamenti: il ragazzo, per sue motivazioni, non intendeva
rinnovare. Ci siamo attivati, informando il club, e siamo in attesa della disponibilità. I contatti verbali sono ben avviati".
"VERRATTI? LA SUA VOGLIA DI JUVE PUO' AGEVOLARCI, MA..." - "Verratti ha scelto la Juve? La Juventus ha recuperato un forte appeal, non solo tra i giovani. Il desiderio manifestato da Verratti può agevolarci in sede di trattativa, però attorno a lui è scoppiata un'asta e il valore è lievitato. Noi vogliamo investire, ma abbiamo delle regole. Il presidente del Pescara ha rivelato di averci proposto a gennaio uno scambio di comproprietà con Immobile? Non è vero, non c'è mai stato nulla di ufficiale. Verratti,
allora, non era un obiettivo e abbiamo trovato vantaggioso cedere la metà di Immobile al Genoa. Se la ricerca di una controfigura di Pirlo è prioritaria? Credo che Pirlo, come Del Piero, sia difficilmente replicabile: non vedo, in giro, un calciatore simile per esperienza e valore. Conte, a differenza di quanto preannunciava la critica, è allenatore duttile: siamo alla ricerca di centrocampista eclettico".
"ASAMOAH IN POLE" - "Asamoah? E' uno dei primi nomi".
"SORPRESA VIDAL" - "Tra gli acquisiti dell'estate scorsa, chi mi ha sorpreso di più? Vidal era già Il Guerriero, infatti per ingaggiarlo abbiamo lottato con il Bayern, però ha avuto un rendimento eccellente, incrementando la sua valutazione".
"VUCINIC? MOLTO SODDISFATTI" - "Se Vucinic può dare ancora di più? Un attaccante non si misura solo dai gol: in questa Juve hanno segnato in venti e lui ha svolto un ruolo prezioso al servizio della squadra. Siamo molto soddisfatti".
"IN SETTIMANA IL RINNOVO DI CONTE. CALCIOSCOMMESSE? CONVINTI DELLA SUA ESTRANEITA'" - "Il rinnovo di Conte? L'allenatore è stato ed è il valore aggiunto, ha meriti grandissimi, è leader del gruppo e artefice primo del successo. Rinnoverà con noi fino al 2015: ratificheremo l'accordo già in settimana. Rischio calcioscommesse? Il prolungamento non è in alcun modo condizionato alle indagini sulle scommesse: nel contratto non metteremo nemmeno clausole che contemplino l'ipotesi di una sanzione. Siamo convinti della sua estraneità e pensiamo sia stato strumentalizzato: conosciamo i suoi valori umani, vogliamo stargli vicini. Conte strumentalizzato per colpire la Juve? Quando vinci, susciti invidie e gelosie. Se Conte fosse stato su una panchina di seconda divisione, non sarebbe stato coinvolto".
"TRE STELLE? CI STIAMO LAVORANDO" - "Non si placano le polemiche su Calciopoli? Calciopoli è stata devastante per la Juve. Tutti i protagonisti di quegli anni sentono loro gli scudetti conquistati sul campo e io stesso, da osservatore al tempo esterno, dico che quella squadra avrebbe vinto comunque. La Giustizia sportiva li ha cancellati? Va rispettata, però qui si apre una pagina piena di nuvole. Per noi il trattamento è stato iniquo: c'è un tribunale ordinario che ha definito la società estranea. Se dovete aspettarvi le tre stelle sulla maglia? Ci stiamo lavorando.
"NON VENDEREMO I NOSTRI BIG, VOGLIAMO VINCERE" - "Se cederemo qualche big in presenza di super offerte? L'obiettivo della Juve è la vittoria e la vittoria si ottiene attraverso la qualità: per questo non utilizziamo il verbo vendere. Nessuno dei nostri ha intenzione di andare via e all'orizzonte non si
profilano quindi cessioni di rilievo".
"BUFFON BIANCONERO A VITA" - "Un anno fa, Buffon è stato sull'orlo dell'addio? Non ha mai espresso una volontà simile e quando ha recuperato dall'infortunio, molto serio, ha portato qualità e grandi motivazioni. Chiuderà la carriera con noi".
"KRASIC NON POSSIAMO ASPETTARLO. PER ELIA VALUTIAMO ANCHE IL PRESTITO" - Krasic ed Elia partiranno di sicuro? Più che dell'ambientamento, le difficoltà sono state conseguenza del modulo: si può essere bravi, ma non congeniali a un progetto. Krasic è maturo e non possiamo aspettarlo, per Elia valutiamo anche il prestito. Il serbo piace alla Lazio? L'aveva chiesto a gennaio, ma le condizioni devono essere dettate dal venditore. Abbiamo comunque tante offerte".
"ITALJUVE? ORGOGLIOSI DELLE SCELTE DI PRANDELLI" - "Tagliamo due stranieri e Prandelli sceglie il blocco Juve? Rafforzare il made in Italy è un nostro obiettivo, velocizza l'inserimento nel gruppo, ma questo non significa chiudere a giocatori stranieri: nel settore giovanile, abbiamo ragazzi di tutti i continenti. Le scelte del ct ci riempiono d'orgoglio".
"AGNELLI NON HA MAI IMPOSTO UN ACQUISTO, ECCO CHI DECIDE..." - "Se Agnelli ha mai imposto un acquisto? Mai, è rispettoso dei ruoli. Alla Juve decide sempre il team. A parte me e il presidente? Pavel Nedved, una figura preziosa: ogni società dovrebbe avvalersi di un ex calciatore che abbia ottenuto grandi successi. Lui riassume la juventinità, sa capire i campioni e ispira emulazione. Poi? Il coordinatore dell'area tecnica Fabio Paratici, il responsabile del vivaio Giovanni Rossi e tutti gli altri miei collaboratori. Ho avuto la fortuna di averne sempre bravissimi. Stiamo prendendo altri giovani manager per completare la struttura: svolgendo mansioni differenti, uno curerà esclusivamente i calciatori girati in prestito".
"COLPITO DAL NO DI DI NATALE" - "Qual è il 'no' che più mi ha colpito in questi due anni? Quello di Di Natale. E' una scelta che non ho compreso, naturalmente rispettabilissima e che gli fa onore".
"SE HO RICEVUTO OFFERTE? LA JUVE E' IL MASSIMO" - "Se io ho ricevuto offerte? La Juve è il massimo e con Andrea Agnelli ho un grande feeling. Il presidente ha caratteristiche vincenti, sviluppate da piccolo quando frequentava lo spogliatoio con il papà che rivestiva il suo stesso ruolo: insieme, abbiamo stilato un piano industriale e vogliamo portarlo avanti".
"SCUDETTO? A TRIESTE HO RILETTO LA MIA VITA" - "Sensazioni al momento dello Scudetto? E' stato un traguardo inaspettato, straordinario: guardavo il prato di Trieste e rileggevo la mia vita, come in Nuovo Cinema Paradiso: ho ripensato alle critiche aspre ricevute nella stagione precedente, quando non riuscivamo a far capire il gran lavoro di ricostruzione, e poi sono andato indietro nel tempo, fino ai tempi del Varese e al mio primo presidente Colantuoni: avevo vent'anni, la consapevolezza di non essere un gran calciatore e la vocazione del dirigente, mi diede fiducia facendomi direttore del settore giovanile del Varese".
"MONTELLA OK PER LA ROMA" - "Montella il nuovo Conte per la Roma? Certamente sì: ha rappresentato tanto e conosce bene l'ambiente, è un bel vantaggio. La proprietà lontana può essere invece un handicap? Posso dire che averla accanto dà un senso di stabilità importante: a noi è vicina non solo geograficamente, l'ingegner Elkann in particolare. Che rapporti ho con Franco Baldini? Quando ho iniziato, nel 1980-81, è stato un mio giocatore. Era stato acquistato un anno prima dalla Sangiovannese, lo cedetti al Bologna. Un aneddoto? Era già un intellettuale...".
"STIMA IMMUTATA PER DELNERI" - "Se ho più sentito Del Neri? Ultimamente no, ma sono le dinamiche del calcio: lo stress della quotidianità ti travolge e dimentichi un po' di telefonate. La stima è immutata".
"MILAN AVVERSARIO PIU' TEMIBILE" - "Chi temo di più, come rivale scudetto, nel campionato che verrà? Il Milan, poi dipende da cosa farà l'Inter che è in fase di rinnovamento. Il Napoli è una bella realtà. Roma e Lazio meritano sempre attenzioni. I nostri rapporti con i rossoneri? Tra le due società cè grande feeling sui temi del calcio italiano, poi esiste ovviamente
la rivalità sportiva: ognuna porta avanti la sua missione",
salvaguarda i propri interessi».
"BENVENUTI GRANATA" - "Torino ritroverà il derby? Porterà colore e incentivi speciali, come tutti i derby: dò il benvenuto ai granata".
"DIFESA? PENSIAMO DI INTEGRARLA. SEGUIAMO PELUSO, DEDE' DIFFICILE. APPELT VERSO 1^ SQUADRA" - "Se cerchiamo un difensore? La nostra difesa è tra le meno battute d'Europa, però pensiamo di integrarla. Il profilo, come per gli altri ruoli, è quello di un professionista con forti valori umani: valutando l'alternanza dei moduli di Conte, sarà fondamentale l'ecclettismo. Peluso? E' un calciatore che seguiamo. A Rio de Janeiro ci abbinano Dedè del Vasco da Gama? Buon elemento, ma il mercato brasiliano è ormai complicato: difficile davvero districarsi tra valutazione elevate e fondi d'investimento. Conviene muoversi sui giovani: Gabriel Appelt Pires, acquistato l'anno scorso, è destinato alla prima squadra. Non è l'unico? Dal '96 a oggi, in pianta stabile, ci sono arrivati solo Marchisio e De Ceglie: vogliamo di più, molto di più".
"SEDE SUPERCOPPA? DIPENDE DALLA LEGA" - "Dove giocheremo la Supercoppa? Dipende dalla Lega, non da noi. Certo, vorremmo evitare scelte che potrebbero avere incidenze negative sulla preparazione".