BUFFON TRADISCE LA JUVE: BRUCIATO IL BONUS, ORA BISOGNA SOLO VINCERE

02.05.2012 23:47 di  Andrea Antonio Colazingari   vedi letture
BUFFON TRADISCE LA JUVE: BRUCIATO IL BONUS, ORA BISOGNA SOLO VINCERE
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Buffon: 4
Serata iniziata con il brivido del dribbling su Di Michele e finita con l'orrore di un altro rischio enorme come l'obiettivo che ora rischia di sfumare. Non è facile non giocare per novanta minuti, sempre o quasi, mantenendo la concentrazione ma da uno come lui una leggerezza così, non ce la saremmo mai aspettata. Ha regalato due punti di speranza ad un avversario che proprio non li meritava.

Lichtsteiner: 6+
Sempre in costante proiezione offensiva, come da costume, sbaglia ancora troppo spesso la rifinitura, vanificando tanta corsa profusa con generosità. Se avesse piedi più educati, sarebbe brasiliano, altro che rossocrociato.

De Ceglie: s.v.
La sua partita dura meno di cinque minuti: poi cede ad uno dei rari guai muscolari della stagione juventina.

Barzagli: 6,5
L'attacco del Lecce, con Di Michele e Seferovic, gli fa appena il solletico e lui, come al solito, non lascia briciole a nessuno. Pepe è costato al Real 30 milioni di euro; lui a Marotta, 300mila più qualche bonus. Fate un po' voi...

Bonucci: 6,5
Sicuro, come gli capita felicemente da un bel pezzo, vive una serata di tranquilla routine fino al colpo di scena finale che costerà a lui ed ai suoi compagni i brividi di due ultime giornate degne di una sceneggiatura di Dario Argento.

Chiellini: 6,5
Ormai si annoia a tal punto tra le mura domestiche della difesa, da mettere sempre più spesso il nasone nella trequarti avversaria per tentare la fortuna. Sfiora il gol che sarebbe valso il doppio vantaggio: lo avrà conservato per domenica a Trieste?

Caceres: 6+
Entra a guardia della fascia sinistra, terra per lui non sconosciuta ma discretamente inospitale. Il mancino non è educato come il il destro e si vede: un peccato perchè gli si aprirebbero praterie nel secondo tempo. Martin comunque, non lesina energie e provoca l'espulsione di Cuadrado. Domanda: ma se lo si fosse schierato centrale, rispostando Chiellini sulla fascia, non sarebbe stato meglio per tutti? 

Pirlo: 6,5
Cuce e ricama con la solita maestria, passeggiando beatamente con il pennello tra i piedi. Confeziona l'assist per Marchisio con schema collaudato di lancio millimetrico su taglio dalla retrovie. Nel finale convulso, non ha la lucidità per guidare l'ultimo assalto ma il suo lo aveva già abbondantemente fatto. Come al solito.

Vidal: 6,5
Arrembante come sempre, sdradica palloni appena persi dalla compagnia, pressa e si lancia nell'area avversaria dove gli capitano pure due occasioni belle grosse, sfortunatamente però sul piede mancino. Ultima parte in apnea, inevitabile visti i ritmi che sostiene.

Marchisio: 7
Stasera, il migliore del trio mediano bianconero: segna un gol potenzialmente decisivo e non lesina corsa, lucidità ed agonismo. Nello sprint infernale che si approssima, i suoi inserimenti serviranno come granate in una trincea della Grande Guerra.

Vucinic: 5
Prevedibile oramai: l'Apollo che aveva illuminato il grigio cielo di Novara, è tornato il Dioniso svogliato, molle e sbadato di ampia parte della stagione. Con lui, il prendere o lasciare diventa un enigma insolubile. Qualche grappolo d'uva e stasera sarebbe stato perfetto per un ritratto del Caravaggio: si svegli una volta per tutte perchè da ora in avanti non c'è più spazio per le “pantofolate”.

Quagliarella: 6+
Lui gioca quasi sempre di prima e la cosa, quando gli riesce, velocizza in modo determinante il gioco offensivo bianconero. Così facendo, s'imbarca, coraggiosamente e spesso, nella giocata più difficile, come le conclusioni che prova dal limite dell'area sfiorando il gol in almeno due occasioni. Come per Chiellini: ci sono ancora 180 minuti per riprendersi quanto negatogli oggi dal destino.

Matri 6
Entra e sfiora subito il gol dopo una progressione colma di rabbia e voglia. A Trieste, contro la sua ex squadra, noi lo schiereremmo titolare...

Del Piero: s.v.
Entra alla vigilia del patatrac buffoniano e nell'accavallarsi degli eventi non ha spazio né tempo per essere decisivo.

Conte: 7
L'allenatore c'entra poco quando ad una manciata di minuti dal traguardo, uno degli staffettisti incespica nei suoi stessi passi mangiandosi una bella fetta del vantaggio accumulato. La partita si poteva e doveva chiudere prima ma, anche qui, lui di colpe non ne ha; ora dovrà dimostrarsi fine psicologo e riarmare mentalmente la truppa in vista delle due ultime battaglie. Cagliari ed Atalanta sono già salve: la metà è ad un passo, e poco importa se la si raggiungerà con il fastidioso fiato del Diavolo sul collo. Forza!