BORRIELLO conferenza integrale: "Felice e onorato di essere qua. Dispiaciuto per lo striscione. Mai rifiutato la Juve. Ho 5 mesi per convincere società e tifosi"

10.01.2012 12:00 di  Redazione TuttoJuve   vedi letture
 BORRIELLO conferenza integrale: "Felice e onorato di essere qua. Dispiaciuto per lo striscione. Mai rifiutato la Juve. Ho 5 mesi per convincere società e tifosi"
© foto di Alberto Fornasari

Si è tenuta stamane presso la sala stampa dello Juventus Center di Vinovo, la presentazione ufficiale del nuovo acquisto bianconero Marco Borriello. Al suo fianco era presente anche Beppe Marotta, direttore generale del club di corso Galfer. La redazione di TuttoJuve.com ha trascritto integralmente ed in tempo reale l'attesa conferenza.

11:19 - Marco Borriello ed il dg Marotta sono arrivati al Media Center. L'inizio della conferenza è fissato per le 11:30.

11:22 - Nel pomeriggio l'attaccante napoletano sosterrà il primo allenamento con i nuovi compagni.

11:26 - Sala stampa gremita. Ormai ci siamo. A minuti l'ingresso di Borriello e Marotta.

CONFERENZA INIZIATA

Il responsabile della comunicazione Claudio Albanese comunica che Marotta non risponderà a domande di mercato.

MAROTTA: "Buongiorno a tutti. Auguri di buon anno a tutti, che sia un 2012 ricco di felicità per tutti. L'occasione è quella della presentazione di un nuovo nostro giocatore: si tratta di Marco Borriello, per cui non mi dilungo più di tanto sulla presentazione di quelle che sono le caratteristiche tecniche, perchè è un giocatore conosciuto. Arriva dalla Roma, lo abbiamo tesserato a titolo di prestito, con un diritto di riscatto, quindi direi acquisizione totale per 8 milioni di euro. Come sapete i diritti vengono esercitati nell'ambito di quelli che sono le normative, le metodologie e i tempi della Federazione Giuoco Calcio, quindi presumibilmente entro il 20 giugno, al termine del campionato. Chiaramente il fatto che abbiamo acquisito il diritto significa in sostanza che è nostra forte intenzione valutarne poi veramente l'esecutività e questo dipende molto anche dal giocatore, che chiaramente viene con dei grandi propositi, con grande voglia di fare bene. Ma questo lo spiegherà lui. Nella passata stagione lui, nelle partite ufficiali, ha realizzato 17 gol, e questo è in sintonia con il ruolo che ricopre e con quelle che sono le nostre aspettative. Non ho altro da aggiungere, se non lasciare la parola a Marco per il saluto. Dopodichè si sottopone ben volentieri alle vostre domande".

BORRIELLO: "Buongiorno a tutti. Niente, ripeto un po' le parole che ho detto la scorsa settimana. Sono molto felice di essere qua alla Juve e per me è un onore che la società mi abbia dato questa possibilità. Aspetto le vostre domande".

Credo si debba ripartire per forza dallo striscione di Lecce, anche se tu, Marotta e Conte avete già ribadito i concetti. Ti aspettavi, non essendo presente, di essere accolto in quella maniera?
BORRIELLO:
"Non me l'aspettavo la domanda (ride, ndr). Sicuramente non posso negare che sono un po' dispiaciuto per lo striscione. Comunque io ho grande rispetto per i tifosi della Juventus e devo dire che nella mia vita mi sono sempre comportato...cioè, il più grande valore della mia vita, comuque, è la dignità, credo di essermi comportato sempre in modo dignitoso, sia nel campo professionale che nella vita privata. Però io credo comunque che quello striscione sia dettato un attimino dalla cattiva informazione che è stata data in questo anno e mezzo. lo ripeto e lo ribadisco che non ho mai rifiutato la Juventus e quindi niente....non voglio entrare in polemica. I tifosi sicuramente sono un po' amareggiati, però devono sapere che io non ho mai rifiutato la Juventus".

Questo atteggiamento di una parte importante dei tifosi ti preoccupa oppure è uno stimolo ulteriore per iniziare questa avventura? Poi, l'altra domanda, come stai fisicamente, visto che avevi un fastidio...
BORRIELLO: "
Sicuramente, al di là dello striscione, per me è molto stimolante essere qua, ho grande voglia di rivalsa, di mettermi in mostra e spero di fare bene. Ho cinque mesi per convincere la società a riscattarmi e ai tifosi di acclamarmi. Quindi spero di fare bene. Ci sono tutte le premesse per fare bene. Fisicamente ho avuto un piccolo problemino il 20 dicembre e credo di essere pienamente recuperato. Forse oggi o domani mattina mi aggregherò alla squadra".



Cambiando finalmente argomento e parlando di te calciatore, tu hai mostrato colpi da campione sia a Milano che a Genova. La tua carriera, però, non sembra folgorante fin adesso. Tu sei soddisfatto o insoddisfatto? Pensi di fare meglio? Pensi di aver avuto meno di quanto meritassi?
BORRIELLO
: "Sicuramente posso dare molto di più. Devo dire che sono stato anche un po' sfortunato nella mia carriera e spiego perchè - sfortunato per modo di dire -: ho iniziato seriamente a giocare a calcio al Genoa, facendo 19 gol. L'anno dopo sono tornato al Milan e ho subito un infortunio che mi ha tenuto fermo 10 mesi. L'anno dopo ho riniziato con il Milan, con Leonardo allenatore, e in otto mesi ho realizzato 15 reti. Nel momento in cui mi stavo confermando al Milan anche l'anno dopo, mi hanno messo davanti il centravanti più forte del mondo, che si chiama Ibrahimovic. Quindi lì ho dovuto cambiare un po'...in due giorni ho dovuto decidere il mio futuro. Come ben sapete sono andato alla Roma e devo dire che la scelta era stata anche azzeccata, perchè io nei primi cinque-sei mesi ho fatto 15 reti, poi durante l'anno ne ho fatti 17 in totale. Poi la società e l'allenatore che mi avevano voluto sono andati via, l'allenatore è stato esonerato, la società è andata via, è arrivata una nuova dirigenza, un nuovo allenatore, e quindi da un momento all'altro io non sono rientrato più nei programmi e non ho più giocato. Però sicuramente non per demeriti tecnici, ma per cose progettuali".  

Tu hai fatti grandi spezzoni di stagione a Genova, al Milan e alla Roma. In dieci anni, però, la Juve è la tua ottava squadra. Non c'è proprio nulla che tu ti rimprovera? C'è la leggenda che Borriello arriva, fa grandi partenze, dopodichè o ci sono problemi con la squadra o col gruppo. Mi dici se sono tutte bugie o se ti rimproveri qualcosa nel tuo comportamento?
BORRIELLO:
"Non so a cosa ti riferisca, ma io non ho mai avuto problemi con nessun allenatore, con nessun compagno di squadra. E comunque ci tengo a precisare che in questi 3-4 anni la mia carriera è andata sempre a migliorare, perchè io dopo i gol di Genova sono andato al Milan. Dopo il Milan sono andato alla Roma che era arrivata ad un punto dall'Inter prima in classifica. Da terzo che ero arrivato al Milan, sono arrivato in una squadra che era arrivata seconda. E quest'anno sono arrivato alla Juve, quindi devo dire che la mia carriera va sempre in crescendo. Poi bisogna vedere un po' da che ottica uno lo vuole vedere. Secondo me, è sempre andata a migliorare".

Dato che entri in concorrenza con Matri qui alla Juve, oltre alla maglia bianconera, punti a sfilargli anche quella azzurra della Nazionale?
BORRIELLO:
"Sicuramente tutte le grandi squadre devono avere grandi attaccanti. Sicuramente c'è concorrenza. L'importante è che tutti i calciatori facciano il bene della Juventus. Io quando sono arrivato alla Juventus nessuno mi ha promesso niente. Sicuramente dovrò conquistare tutto e comunque non vorrei essere un problema, vorrei essere solamente un'arma in più. Se avessi voluto fare il protagonista o la primadonna sicuramente avrei scelto squadre di minore blasone. Però io ho guardato solamente al progetto; la Juventus mi dava comunque un'altra opportunità importante e quindi sono qui per non essere un problema. Il mio atteggiamento sarà sempre propositivo, sarà un atteggiamento positivo sia fuori dal campo che in campo. poi le decisioni spetteranno al mister per quello che vedrà negli allenamenti e alla domenica".

Con gli Europei alle porte un pensiero all'azzurro però lo fai?
BORRIELLO:
"Sì, facciamo un passettino alla volta, comunque spero innanzitutto di inserirmi nella mentalità della squadra, che è una mentalità forte e lo ha dimostrato anche domenica. Poi sicuramente penso alla Nazionale, penso che un anno fa ero il titolare in Irlanda, ho fatto un tempo contro la Germania, pareggiando la partita. Esattamente un anno fa. Quindi sicuramente ci spero".

Cosa ti ha detto Conte, come ti ha convinto ad accettare la Juve? Poi volevo chiederti se Luis Enrique è l'uomo giusto per riportare la Roma ai livelli che loro sperano...
BORRIELLO:
"Sicuramente non ho parlato a livello tattico con il mister. Ho parlato solamente di motivazioni. Io gli ho detto solamente che di motivazioni ne ho davvero tante, perchè in questo ultimo anno sicuramente ho subito...adesso non trovo la parola giusta.. però sicuramente non ho giocato non per demeriti tecnici, ecco. Quindi sicuramente in me c'è voglia di rivalsa, c'è voglia di mettermi in mostra. Le motivazioni sono tante e quindi spero di fare bene. Su Luis Enrique, anche se non ho avuto molta fortuna con lui, continuo a ripetere che è un bravissimo allenatore, ha una bellissima idea di gioco e lo sta dimostrando anche con gli ultimi risultati. Quindi gli auguro il meglio. Anzi, colgo l'occasione, siccome non ho saluto i miei compagni perchè ho saputo il 31 dicembre di venire alla Juve... li saluto tutti, saluto tutto l'ambiente della Roma, i tifosi, perchè anche non giocando mi hanno sempre regalato grande affetto". 

Torno alla potenziale contestazione. Una volta per tutte, chiariamo cosa è successo una volta per tutte quella estate. I tifosi ti imputano anche alcune frasi del tipo: "Vado a Roma perchè lì posso finalmente vincere qualcosa d'importante", eccetera, eccetera. Vuoi chiarire che cosa successe quella estate?
BORRIELLO: "
Successe che praticamente io ero il titolare del Milan fino al 29 agosto e vincemmo anche 4-0 contro il Lecce. E il 30 agosto il Milan comprò Ibrahimovic. E quindi la mia vita professionale doveva cambiare da un giorno all'altro. La Roma si fece subito viva, il Milan voleva vendermi a titolo definitivo, giustamente per prendere più soldi. In quel momento la Juve non poteva esercitare questo diritto e quindi successe che io andai alla Roma, che mi faceva un contratto di cinque anni, quindi credevano in me, c'era un progetto a lungo termine e come ho spiegato, da un anno all'altro, sono cambiate un sacco di cose ed io sono rimasto fuori. La cosa che posso assicurare davvero è che io non mi sono mai vantato in giro di aver rifiutato la Juve. E la società lo può anche dire, perchè se oggi mi sta dando questa possibilità è anche perchè mi sono comportato sempre bene. C'è stato un errore di...una cattiva informazione che è stata data ai tifosi. Io so che sono molto arrabbiati, ma le cose sono andate diversamente. Comuque solo io posso cambiare questa situazione, facendo vedere in campo che io veramente lotterò e suderò come un leone".

Hai già parlato con Conte dal punto di vista tattico? E anche se ci ufficializzi il numero di maglia e il motivo per cui lo hai scelto...
BORRIELLO
: "Come ho detto al tuo collega, non ho avuto tempo di parlare con il mister a livello tattico, comunque il modulo è quello che prediligo, a una punta. Mi piace giocare come unica punta, sicuramente ho reso di più nella mia carriera giocando come unica punta, quindi spero di fare bene. Per quanto riguarda la maglia, ho scelto il numero 23. Sicuramente i numeri che c'erano non erano i miei preferiti. Sapete che il mio è il 22, però ho scelto il 23 perchè ho fatto un gioco un po' ad estrazioni: la mia nipotina ha estratto il 23, il mio barista sfegatato juventino ha scelto il 23 tra tutti quelli che c'erano, la mia fisioterapista ha scelto il 23. Quindi, non so se è stato un caso o meno. E poi so che è il numero preferito di Vidal. Quindi se ho la fortuna di rimanere qua l'anno prossimo, magari lo baratto con il 22".

Il tuo barista è di Torino?
BORRIELLO:
"E' di Milano. Io vivo a Milano, il barista sotto casa, che conosce anche il Direttore (Marotta, ndr), sfegatato juventino, ha estratto il 23".

Hai dei rimpianti per non essere arrivato un anno e mezzo fa?
BORRIELLO
: "Guarda, io non vivo di rimpianti. Sono un fatalista: se doveva andare così è perchè doveva andare così. Mi sono goduto a quel tempo l'arrivo a Roma e adesso mi godo questo alla Juventus. Spero che in questi cinque mesi possa conquistare la fiducia di tutti e rimanere molto tempo qui a Torino con la maglia della Juventus".(redazione tuttojuve.com)

CONFERENZA TERMINATA

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