Moratti si scaglia contro la Gazzetta "Liberissimo di non leggerla più. Vogliamo tenerci lo scudetto 2006"

06.07.2011 16:00 di  Paolo Mulas   vedi letture
Moratti si scaglia contro la Gazzetta  "Liberissimo di non leggerla più. Vogliamo tenerci lo scudetto 2006"
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© foto di Vincenzo Orlando/TuttoPalermo.net

Intervistato da Inter Channel, il presidente neroazzurro Massimo Moratti ha parlato ovviamente delle roventi polemiche di questi giorni sollevate dalle motivazioni depositate dal procuratore Palazzi.  In merito alla grande mobilitazione di tifosi interisti intervenuti    attraverso i canali ufficiali della società per stringersi attorno alle accuse rivolte verso Facchetti e verso l'inter stessa, Moratti ha detto: "È stata istintiva, il bello di questa cosa è che non stata calcolata perchè vogliamo tenerci lo scudetto. Non c'entra più, a questo punto lo scudetto viene ad essere un fatto secondario se vogliamo. Fermo, ma secondario. Quello che è stato assolutamente inaspettato, grave, non so neanche quanto regolare, è stato l'attacco a una persona che non c'è più, che non può difendersi non nel senso normale, ma proprio giudiricamente: non può mettersi in condizione di difendersi da un'accusa di un pubblico ministero. Quindi, come tale, la trovo di pessimo gusto e non toglie il fatto che, in tutti i casi, nei confronti di Facchetti rimarrebbero sospese queste accuse. Io l'ho trovata una cosa molto di cattivo gusto - per usare proprio il minimo di quella che può essere la critica -, sbagliata di base, visto che Facchetti lo conosco, lo conosciamo, non c'è bisogno di essere conosciuto per ricordare quello che era Giacinto e quindi l'ho trovata una cosa brutta, brutta da un punto di vista delle istituzioni; e va bene, d'accordo, non siamo abituati ad avere tanti amici..."

 Il patron della Saras  si è detto amaramente sorpreso per essere stato tradito anche dal suo giornale sportivo di riferimento, alludendo ovviamente alla Gazzetta dello Sport. "Non mi aspettavo, invece, di non avere amici neanche qui, nella stessa città, magari attraverso un giornale, certamente di riferimento per i tifosi dell'Inter, che ha da tempo sostenuto questa battaglia contro di noi: con un moralismo ben mirato. Contro di noi, che vuol dire quindi a favore di qualcun'altro. Questa l'ho trovata una cosa molto antipatica, soprattutto perchè io avevo l'abitudine di leggere questo giornale rosa che invece, adesso, purtroppo deciderò di non leggere più perchè è stato talmente determinante e duro l'attacco, duraturo e calcolato, che sarebbe di cattivo gusto da parte mia continuare a soffrire in questa maniera".

In risposta alla domanda del giornalista riguardo i tanti tifosi interisti che hanno deciso di non comprare più la Gazzetta per certi editoriali, Moratti  tuona: "Sì, perchè non è un'opinione, cioè qualcosa che ognuno può avere, basti vedere quante volte siamo stati attaccati da qualsiasi giornale, compresa la 'Gazzetta', magari anche da parte di direttori amicissimi e carinissimi. In questo caso qui, è una politica calcolata, da una direzione del giornale naturalmente. Quindi, liberissimi di farla, ma liberissimo anch'io di non leggerla più".  

Una piccola chiosa anche sulla presa di distanze da parte del neo allenatore Gasperini rispetto al suo passato juventino. "È chiaro che ognuno nella propria carriera può avere diverse esperienze e non se ne può fare una colpa. Gasperini è un professionista serissimo, incontrandolo mi è piaciuto molto e, quindi, credo che possa far bene all'Inter. Noi siamo tutti con lui per fare in modo che abbia successo".