Blanc a La Gazzetta dello Sport: "Col nuovo stadio ridurremo il distacco da Inter e Milan. Tra i tifosi c'è entusiasmo e fiducia"
In un'intervista rilasciata a "La Gazzetta dello Sport", l'amministratore delegato della Juventus Jean Claude Blanc torna a parlare del nuovo stadio e dei piani di rinascita del club bianconero. Il nuovo impianto sarà pronto tra meno di 100 giorni e l'inaugurazione è prevista al rientro dalle ferie: "Sarà una festa, la festa con la effe maiuscola", spiega Blanc, che ha seguito il progetto stadio fin dall’arrivo in corso Galileo Ferraris nel giugno 2006, dopo l'addio della Triade.
Per questo grande evento, la società bianconera ha intenzione di chiedere alla Federcalcio l’inversione di calendario, debutto il 21 agosto in trasferta anziché, in casa, come di diritto, quindi mercoledì 24 agosto lo "stadio Day", con amichevole contro una top Champions (contatti in corso con Barcellona, Bayern e Lione). "Sono molto orgoglioso, l’ho visto crescere come un bambino - confessa Jean Claude Blanc -. Non siamo partiti da zero perché i diritti commerciali erano già stati firmati con il Comune, ma il progetto è stato mutato in modo sostanziale. C’era il vincolo di abbattimento del Delle Alpi, il nuovo stadio avrebbe dovuto nascere all’interno di quello vecchio. Grazie al sindaco Chiamparino siamo arrivati ai permessi per costruire ex novo la struttura. Il nuovo stadio contribuirà a limare il gap economico con Inter e Milan, porterà un flusso di cassa di 40 milioni l’anno".
Secondo Nedved, il nuovo impianto porterà dei benefici alla Juventus anche in termini di classifica: "Con uno stadio così avremo 12 punti in più a stagione, i tifosi saranno il dodicesimo uomo, a due passi dal terreno di gioco, una spinta in più" , il commento di Pavel Nedved al termine della visita al nuovo gioiello. "Ora ci vogliono i risultati sul campo – aggiunge Blanc - a cominciare da una vittoria contro la Roma. L’arena più moderna d’Europa merita un palcoscenico internazionale, la Champions League, una squadra all’altezza. Dai nostri tifosi abbiamo segnali confortanti, il 75% degli abbonamenti Premium sono stati venduti, a maggio partirà la campagna abbonamenti per i settori più popolari".
La Juventus, però, attualmente è lontanissima dalla zona Champions e rischia di ripartire dai preliminari di Europa League.
"Il calcio non è una scienza esatta. Tra i tifosi c’è entusiasmo e fiducia. In fondo la Juve è l’unico club di primo livello a non aver mai cambiato proprietà, e la continuità è un segnale positivo. Lo stadio vivrà di vita propria, è costruito per i nipotini di Michel Platini".
La Juventus è stata tra i precursori del fair play finanziario. "Abbiamo tracciato la strada - prosegue Blanc -. Eravamo obbligati: con la retrocessione in serie B era crollato tutto intorno, l’input della proprietà era di tornare competitivi curando il settore giovanile, fornendo giocatori italiani alle nazionali, valorizzando la struttura modello di Vinovo con 350 ragazzi che si allenano tutti i giorni". I risultati, però, in questi anni non sono arrivati: "Ripartendo dalla B siamo arrivati secondi in campionato, due partecipazioni in Champions con i conti sotto controllo, non è cosa da poco. Domenica la squadra gioca a Roma. Meno di 2 anni fa la Juve in campionato vinse 3-1 nella capitale con il gol più bello di Diego. Sembrava l’inizio di una stagione magica. L’uscita di scena dalla Champions League con il Bayern ha segnato pesantemente il resto della stagione. Come quest’anno. L’uscita di scena dall’Europa lascia il segno, è difficile da gestire per tutte le squadre italiane", conclude l'ad bianconero.