Dossier calciopoli Parma - Juve 1-1
Lavoriamo da mesi alla ricerca delle risposte riguardo alle indagini su "calciopoli" svolte dai carabinieri, e grazie alle informative ottenute, alle telefonate che il dottor Penta gentilmente ci ha concesso, e una serie di contatti personali, siamo riusciti a farci un quadro completo della storia.
La preoccupazione di tutti noi era rivolta a capire quale fossero le principali motivazioni dei capi d’accusa, e su quali telefonate si basassero le colpe più gravi della famosa cupola o associazione a delinquere che dir si voglia. E scopriamo magicamente che le telefonate trascurate e considerate irrilevanti, invece si rivelino essere non solo di fondamentale importanza, ma anche di sostegno a smontare la tesi accusatoria fin qui sostenuta nel processo sportivo ed in quello penale. Addirittura, con una serie d’intrecci storici e testimonianze varie, veniamo a conoscenza che alcune delle conversazioni telefoniche utilizzate nei dibattimenti processuali, vedessero come protagonisti personaggi che fanno delle millanterie e delle cattiverie gratuite regole comunicative e di accreditamento, che risultano poi però smantellabili non solo dai CC ma anche dai PM, questi ultimi poi, se avessero messo cura nella ricerca delle prove e nella garanzia di equità, cosa che ricordo e una caratteristica peculiare del loro ruolo, avrebbero forse evitato tanti processi e tante ore di dibattimento.
Ma ancora peggio è scoprire che la FIGC e il procuratore Palazzi, hanno in mano queste telefonate da tempo, e bastava una attenta ricerca ed ascolto, e non una maniacale scelta, delle intercettazioni, per dimostrare come il calcio dell’epoca fosse si malato, ma non avesse un solo “sistema” ascrivibile al Moggi, ma una serie di sistemi tutti forti e paralleli che cercavano di portare acqua al proprio mulino, e dai quali forse proprio Moggi cercava di difendersi coma si evince in una famosa telefonata con Tosatti.
È qui che un gruppo di persone quindi decide di lavorare a dimostrare questa nostra teoria e lo fa partendo dalla partita che dimostrerebbe come De Santis fosse arbitro della “cupola”, ma che invece con pochi riscontri si scoprirebbe avverso alla Juve, la famosa Parma Juve del 6 gennaio 2005, momento in cui si parla di “sdoganamento” nuove sim svizzere e altre cose facilmente controbattibili.
Vi lascio al dossier scritto da Antonio Corsa con la mia collaborazione.