Sportitalia - Mastronunzio smonta la sentenza: "Buon rapporto con Conte, non è vero che mi ha messo fuori rosa perchè non volevo fare la combine. Ero infortunato! C'era scritto sul sito del Siena. E sulla riunione tecnica..."
Per la prima volta parla una delle persone chiave del processo scommesse. Questa sera, nella trasmissione "Speciale Calciomercato" condotta da Michele Criscitiello su Sportitalia 1, è intervenuto Salvatore Mastronunzio, ex attaccante del Siena nel 2010-2011 allenato da Conte. Secondo gli organi di giustizia sportiva, l'attaccante sarebbe stato messo fuori rosa dal tecnico per essersi opposto alla combine con l'Albinoleffe. Ecco le sue dichiarazioni, riprese da TuttoJuve.com:
Qualcuno si dimentica che ci sono calciatori che vengono fermati dalla giustizia sportiva e che chiedono giustizia. Però oggi in molti hanno capito che di mezzo alla squalifica di 10 mesi per l'allenatore della Juventus, Antonio Conte, ci sei tu. Ma da quale gara, precisamente, tu non hai fatto più parte dell'organico del Siena e sei stato messa da parte?
"Non è proprio così. Io non ne ho fatto più parte perchè mi sono infortunato a tre giornate dalla fine, quindi dopo la vittoria del campionato contro il Torino; la settimana successiva, il venerdì mi pare, mi sono infortunato. Quindi non è che sono stato messo da parte volontariamente o fuori rosa da qualcuno. Io mi sono semplicemente infortunato".
Dalla sentenza, invece, si evince che tu saresti stato messo fuori rosa dal Siena e da Conte, perchè avresti detto "ok, combiniamo la partita con l'Albinoleffe, a patto che combiniamo anche quella con l'Ascoli". Ti ritrovi in quelle che sono le motivazioni della sentenza?
"Assolutamente no. Come ti ho detto prima e come ho detto all'interrogatorio, io sono stato infortunato nelle ultime tre giornate. Poi che arrivino a dire tutte queste cose mi rimane un po' difficile. Lo hanno scritto anche sul sito del Siena che ero infortunato. Non capisco tutte queste cose. Poi, soprattutto, il discorso che ha fatto prima sull'Ascoli, io da ex giocatore dell'Ancona, dove ho fatto tre anni stupendi, dove ero un idolo, avrei chiesto di dare la partita all'Ascoli. Mi sembrano tutte delle cose fuori luogo".
Ci puoi dire quindi che Conte non ti ha mai messo fuori rosa perchè tu non volevi partecipare ad una combine?
"Assolutamente no. Assolutamente no".
Adesso cominciamo a capire un po' lo sfogo di Conte. Il tuo rapporto con Conte come è stato?
"il mio rapporto con Conte posso dire che è stato buono, tranquillo. Normale che era l'allenatore del Siena, dove c'erano tanti giocatori importanti; lui faceva delle scelte e chi chiamava in campo cercava di dare il meglio per la squadra e per l'obiettivo che ci eravamo prefissati all'inizio del campionato".
Tu hai detto di aver saltato le ultime tre partite. Quali partite hai saltato?
"Sì mi ricordo bene perchè avevamo vinto il campionato col Torino alla quart'ultima di campionato. Poi era un periodo in cui giocavo poco e le ultime partite mi sarebbero servite per fare anche qualche altro gol e rimettermi in mostra dopo un periodo in cui avevo giocato poco, nel girone di ritorno. Poi dalla partita di Ascoli in poi, io il giorno prima mi sono fatto male, mi sono procurato uno stiramento e ho dovuto saltare le restanti partite".
Tu per quanti anni sei stato squalificato?
"Per quattro".
L'accusa?
"Tentato illecito delle partite di Ancona".
Che idea ti sei fatto della conferenza di Conte? Quando lui parla della famosa riunione tecnica?
"La riunione tecnica veniva fatta prima delle partite e dava la formazione. Per quella partita si è fatto tutto in fretta perchè la partita si disputava a mezzogiorno e mezza. Quindi, colazione, riunione tecnica e partenza... è stato fatto tutto molto in fretta".
La Corte di Giustizia nelle motivazioni ha pubblicato: "Mastronunzio, che si disse d'accordo nel lasciare la vittoria all'Albinoleffe solo nel caso in cui analogo comportamento fosse stato tenuto a favore dell'Ascoli". Ma da dove può arrivare una simile dimostrazione dei fatti?
"Io non lo so. Purtroppo il problema di questi processi è che tanto non ti può difendere più di tanto. Tutti possono dire tutto e tu puoi solo incassare e cercare di difenderti con gli avvocati. Non so come possa essere uscita una cosa del genere. Mi scappa anche da ridere inquesto momento. Dopo tre anni passati ad Ancona, dove ero un idolo, cioè...veramente...non posso pensare ad una cosa del genere. Io non ho mai fatto una cosa del genere, figuriamoci se potevo farlo all'Ascoli. Una cosa allucinante. Tra l'altro, l'anno prima, io ci ho giocato contro ad Ascoli, dove ho fatto due gol. Quindi puoi immaginare quante me ne hanno dette i tifosi dell'Ascoli. Io ho fatto due gol, noi abbiamo vinto 3-1, quindi io un rapporto con loro non ce l'avevo".
La sentenza dice che "Conte esclude il titolare Mastronunzio". La verità è che nel girone di ritorno hai giocato poco, lo dicono i tabellini. La sentenza rispetto ai numeri dice un'altra cosa...
"Ma infatti come hai detto tu, l'allenatore aveva davanti dei giocatori importanti, aveva una rosa importantissima, anche in attacco, quindi faceva le sue scelte, di domenica in domenica; nel girone d'andata ho giocato, il girone di ritorno ho fatto più panchina. Ma quando sposi un progetto, quando sai di andare in una squadra importante dove devi vincere un campionato, vai incontro a queste cose. Ma io ho sempre accettato e sono andato avanti. E tra l'altro ho vinto anch'io il campionato".
La tua considerazione di Antonio Conte... tutte queste accuse che gli sono piovute addosso, sono giuste? Hai avuto qualche sospetto sul comportamento di Conte nella tua esperienza a Siena?
"Sospetto direi proprio di no. E comunque sia quando accusi una persona, che sia Conte o siano altri squalificati, ci vogliono delle prove, non bastano solo le parole. Io penso questo, come nel mio casi, in tanti altri casi".
Nella riunione tecnica Novara-Siena, Antonio Conte ha detto: "Ragazzi, siamo d'accordo per il pareggio"?
"Assolutamente no".
Filippo Carobbio, grande accusatore di Antonio Conte, come ha vissuto quella stagione a Siena?
"Bah... a me sembrava un ragazzo talmente tranquillo, quindi... ormai tutte le idee che mi potevo essere fatto su alcuni calciatori, vengono smontate. Quindi non mi farò più un'idea su nessuno. Sono sempre stato diffidente su tutti, su tutto questo mondo. A me sembrava un ragazzo tranquillo, invece poi è venuto fuori tutto quello che sappiamo".
Come è cambiata la tua vita adesso che sei squalificato per 4 anni, dopo aver fatto tantissimi gol...
"Sicuramente è cambiata, perchè a 33 anni trovarsi dall'oggi al domani con una squalifica di 4 anni, senza il lavoro che ami di più al mondo, è cambiata sicuramente. Adesso ho fatto con l'avvocato l'ultimo ricorso al Tnas sperando di ribaltare qualcosa, però ti ripeto, la cosa che non mi fa dormire la notte è che non ti puoi difendere, ti accusano a parole e basta. Ci vogliono i fatti, le prove. Questa è la cosa più triste e più grave. Tu mi porti le prove e io posso difendermi. Noi con gli avvocati abbiamo chiesto il contraddittorio, ma non è stato accettato. E' una cosa un po' così, non so cosa dire, sto pagando, sto andando avanti con rabbia. Ma vado avanti, perchè la vita continua, sperando che qualcosa cambi al Tnas".
Cosa pensi dello sfogo di Conte in conferenza?
"In gran parte, se non in tutto, sono d'accordo con lui. Se uno ti accusa deve portare le prove. E poi uno può intavolare la difesa. Se non sono accusato con le prove, ma solo a parole, è difficile difendersi. Poi basta pensare che io ho preso 4 anni per due tentati illeciti, mentre gente che è stata in galera con intercettazioni, con tanto altro, ha preso meno di me. A mio modo di vedere è una cosa scandalosa. Ringrazio voi di Sportitalia per la possibilità che mi avete dato".