Conf. integrale - CONTE: "Carobbio e la Procura sono pappa e ciccia. Ciò che mi hanno fatto è vergognoso". ALESSIO: "Condannato senza essere indagato nè ascoltato". I LEGALI: "Chiederemo sospensiva immediata della pena"

23.08.2012 14:55 di  Redazione TuttoJuve   vedi letture
Conf. integrale -  CONTE: "Carobbio e la Procura sono pappa e ciccia. Ciò che mi hanno fatto è vergognoso". ALESSIO: "Condannato senza essere indagato nè ascoltato". I LEGALI: "Chiederemo sospensiva immediata della pena"
TuttoJuve.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Alle 15:00 si è tenuta la conferenza stampa di Antonio Conte, Angelo Alessio, l'avvocato Giulia Bongiorno, l'avvocato Antonio De Rensis e l'avvocato Luigi Chiappero, nella sala stampa dello Juventus Center di Vinovo. Solo TuttoJuve.com vi propone la trascrizione integrale:


ANTONIO CONTE: "Salve. Abbiamo richiesto questa conferenza stampa perchè penso che sia arrivato il momento, dopo tanta attesa, dopo tanti silenzi, per una questione di correttezza da parte mia nei confronti di chi sta facendo delle indagini, di chi doveva giudicare, chi doveva fare il proprio operato. Ho ascolta tutti, sono stato in silenzio, sentendo anche magari qualcuno che diceva: 'Perchè stai in silenzio?'. Però ho sempre rispettato le regole, sia in campo che fuori dal campo. In questa vicenda penso di essere comportato sempre in maniera molto molto corretta. Questa è un'assurda vicenda e l'assurdità penso che tra virgolette... ieri c'è stata proprio la ciliegina sulla torta. Sono rimasto allibito, allibito dall'intervento di un componente della Commissione che mi ha giudicato. Un qualcosa di grave. Un qualcosa di mai visto. Reputo questo comportamento da parte di questo signore, improprio e fuori dalle regole. Parliamo da regole  e questo signore le regole dovrebbe rispettarle. E dovrebbe soprattutto farle rispettare. Invece cosa vedo? Vedo un signore che forse per uscire sulle prime pagine di tutti i giornali nazionali, grazie a me e al mio nome, prende e fa delle dichiarazioni quantomeno  inopportune. Non so se da tifoso, ma sicuramente inopportune. E che mi fanno pensare che forse c'è qualcosa di personale nei miei confronti da parte di questo signore. Come ho detto mi sono sempre comportato in maniera corretta, sempre, sempre, nonostante il dolore e la consapevolezza di aver subito delle gravi ingiustizie, gravissime ingiustizie. Oggi mi sembra sia arrivato il momento di mettere un po' di puntini sulle 'i'. Novara-Siena: sono sette mesi, sette mesi, sette mesi, che sono sulle prime pagine dei giornali, sui titoli delle televisioni maggiori, sia di stato che private. Sette mesi che la mia faccia viene accostata al calcioscommesse. mai scommesso in vita mia. Sono sette mesi che si continua a dire di questa famosa - ormai è diventata famosissima - riunione tecnica prima di Novara-Siena, in cui si dice che io, parlo ai miei calciatori, e rassicuro tutti in virtù di un pareggio. Vi spiego cos'è una riunione tecnica, perchè devo parlare a tutti. La riunione tecnica è qualcosa di sacro: la domenica prima della partita viene la riunione tecnica. In che cosa consiste? Parliamo di tecnica, tattica, mostriamo immagini su come fare male, su come non farci male. Dopodichè avviene un discorso motivazione da parte mia, altamente motivazionale, in base alle situazioni. se devo alzare la tensione, se la devo abbassare. E io dopo tutto questo, dopo tutto questo, dopo tutto questo lavoro in cui preparo la partita, tecnica, tattica, parlo di motivazioni altissime, che faccio? Dico: 'ragazzi, no vi preoccupate, oggi è tutto a posto, facciamo pareggio', davanti a 25 persone. Mi rendo ridicolo davanti a 25 persone, davanti alle loro famiglie, perchè poi lo racconteranno in famiglia, davanti ai loro procuratori. Questa è stata l'accusa infamante che ha portato Antonio Conte al calcioscommesse, ad essere lo spot  di questo calcioscommesse. Io che non ho mai scommesso. Oggi mi ritrovo, oggi mi ritrovo, che il signor Carob... 'Pippo', 'Pippo', perchè è 'Pippo' per la Procura, non è Filippo Carobbio, perchè ormai siamo diventati pappa e ciccia con la Procura, lo considerano un collaboratore di giustizia. Vedendo che l'hanno zittito cinque volte e vedendo che l'hanno zittito l'ultima volta il 10 luglio, prima che ascoltassero me, io lo considero più un aggiustatore di presunta giustizia. il signor Pippo, per la Procura è definito un bugiardo, bugiardo, non credibile, quando dalla Procura federale Pippo, non Filippo, Pippo Carobbio, persona altamente credibile. Antonio Conte, è poco credibile, non credibile. Allora io penso anche che la credibilità uno la ottiene nella vita, giorno dopo giorno e io nella mia vita penso di aver ottenuto grande credibilità, a differenza di chi si è venduto le partite, ha venduto se stesso, la sua famiglia e i suoi compagni, da tre anni. E io mi devo sentire lui altamente credibile e io poco credibile, da chi? Dalla Procura federale. Li sapete i metodi della Procura Federale. Li avete letti? Forse sono passate inosservate le interviste di Locatelli, di Paoloni. A me no. Locatelli e Paoloni che dicono? Non abbiamo detto quello che volevano sentirsi dire. Non abbiamo messo dentro nomi importanti per abbassarci la pena. Questo dicono. Agghiacciante quello che dicono, agghiacciante quello che dicono, però questo non interessa. Ai giustizialisti questo non interessa questo. Non interessa il modo di fare che ha la Procura. Non Interessa quando si parla di patteggiamento: il patteggiamento è un ricatto, che viene fatto purtroppo dai nostri stessi avvocati. Io innocente, devo subire dal mio avvocato...'Sai, forse, visto questa giustizia che non ci permette di difenderci, di dimostrare la tua innocenza, perchè dobbiamo rischiare? Patteggiamo'. Io innocente e come me tantissimi altri, perchè c'è stata la rincorsa al patteggiamento. Il patteggiamento è un ricatto, bello e buono, da questa giustizia. E' una vergogna, è una vergogna. Oggi lo posso dire perchè è finito tutto. Finito, tra virgolette, con loro. Perchè c'è ancora un altro appello. per fortuna è finito con loro. Novara-Siena: accusa infamante per me, per qualsiasi allenatore. Hanno minato la mia credibilità nei confronti di uno spogliatoio. Però chi mi ha avuto, i miei calciatori, sanno chi è Antonio Conte, così come sanno i calciatori della Juventus chi è Antonio Conte. Non mi hanno mai creato problemi, nonostante le notizie siano uscite durante il campionato, notizie false. Oggi dico notizie false, lo dicevo anche prima, ma non potevo dirlo. Un'accusa, un'infamia per un allenatore, che deve essere il leader, deve trasmettere valori positivi, deve trasmettere la vittoria in campo. In cinque anni ho vinto uno Scudetto e ho fatto due promozioni. Sono antipatico perchè vinco? Non è un  problema mio. Io faccio il mio lavoro, lo faccio al massimo, chiedo il massimo prima a me e poi ai miei calciatori e alla società. Do fastidio? Non è un problema mio. Novara-Siena? Prosciolto, bello, prosciolto. L'accusa infamante è caduta. E' caduta. Cosa è rimasto? Un'altra partita che durante questi mesi per la quale nessuno ha pensato ad Antonio Conte sui giornali. Eh eh eh, sbagliato. C'è Albinoleffe-Siena, dove Conte non poteva non sapere. Io mi sono dovuto far spiegare cinque ore che significa... 'non poteva non sapere', dagli avvocati. E se mi dite ancora che ho capito che significa 'non poteva non sapere', io vi dico, ho dei dubbi. Non mi sembra di essere un deficiente da questo punto di vista. Cade un'omessa denuncia e dici: 'Ma sono dieci mesi per due omesse denunce. Ne rimane una. Cavolo, forse scende la pena, da dieci a cinque. No, dieci rimane dieci. E io dico: anche qui, ma è assurdo, è assurdo, e oggi lo posso dire, è assurdo tutto quello che mi è successo. Il popolo juventino, non solo, tutti i tifosi, devono sapere quello che mi è stato fatto e quello che mi stanno facendo perchè è una vergogna, è una vergogna. Mi dicono: 'Vi spiego che significa omessa denuncia, così ci capiamo. Perchè uno dice calcioscommesse...scommesse, scommesse, scommesse...qui di scommesse non c'è niente...non ho mai scommesso io'. Omessa denuncia... se vedevo qualcosa, avrei dovuto denunciare. Ma se non ho visto niente, io che devo denunciare? Ma mi devo inventare una denuncia? Ma di che stiamo parlando? Vi dico, sinceramente, dopo questa vicenda, oggi, per assurdo, inizio ad avere il timore di andare lì dentro, nello spogliatoio, dove devo essere un leader e di litigare con un calciatore. Il timore e la paura di mandare un calciatore in tribuna, perchè un domani che succede? Uno la mattina impazzisce, si alza e inizia a denunciare, tanto questo ha dimostrato la giustizia sportiva oggi. Si è creduto ad uno che si è venduto per tre anni e mezzo le partite, ha venduto lui, la sua famiglia, i suoi compagni e hanno creduto a lui. Allora io ho paura. O mi metto una telecamerina in testa, dove giro devo avere una telecamerina, in modo da avere 24 ore su 24, quello che succede, altrimenti bisogna aver paura. E ti dico un'altra cosa: ai miei colleghi, ai calciatori, oggi è successo a me e a tanti altri, domani può accadere a loro. Non mettiamo la testa sotto la sabbia, perchè tanto è successo a lui, è successo a loro che sono stati deferiti e incolpati. Può succedere a tutti. E aprite gli occhi. Grazie".

ANGELO ALESSIO: "Io sono qui oggi e ancora non so darmi una risposta. Chiedo a voi se c'è una spiegazione, anche perchè mi sono sempre comportato e mi reputo una persona perbene. Nella mia vita mi sono sempre comportato con onestà, rispetto ed educazione. Eppure sono stato condannato. Nessuna procura mi ha indagato. il procuratore federale Palazzi, senza convocarmi, mi ha deferito. La Commissione Disciplinare, mi ha condannato a otto mesi, mentre la Corte di Giustizia Federale mi ha ridotto la pena a sei mesi. Per cosa, non lo so. Tutti mi hanno giudicato, ma nessuno mi ha ascoltato. Mi chiedo, come può succedere una cosa simile. Grazie".

AVV. ANTONIO DE RENSIS: "Oggi la situazione è diversa da ieri e con una grande ammissione, con grande onestà intellettuale, oggi abbiamo uno scenario diverso. Fino a ieri, avevamo un signore di nome Filippo Carobbio che tutti, tutti, ad iniziare dal signor Palazzi, a gran voce hanno detto 'credibile in toto'. oggi non è più così. Allora dobbiamo fare una cosiderazione: c'è il grande dolore, la grande amarezza - e mister Conte lo ha spiegato - per i dieci mesi. Ognuno di voi le valutazioni le sa fare in maniera autonoma. Però c'è anche un bicchiere mezzo pieno e noi dobbiamo guardare a quello. Intanto Carobbio non è più sempre e comunque credibile. E questo è un dato di fatto: lo ha detto la Corte Federale. Adesso ci concentreremo sull'altro aspetto, su Albinoleffe-Siena. Antonio Conte, in questi mesi, è stato il primo accanto a noi a leggere foglio su foglio. E più leggevamo i fogli, più trovavamo la forza di andare avanti, perchè c'era la verità in quei fogli. Che cosa è emerso dal lavoro che abbiamo fatto? E' emerso che una moltitudine di persone - lasciamo stare il risentimento personale, quello lo conoscete bene - non è stata deferita: 15. Che secondo l'ex altamente credibile - oggi credibile in parte  - Carobbio, erano presenti nello spogliatoio. Ma non è questo che voi dovete considerare. Voi dovete considerare quello che ha detto il signor Palazzi, il dottor Palazzi, nelle repliche al nostro ricorso in aula: lo avete sentito tutti e ci sono i filmati: 'Non li ho deferiti, perchè come potevo escludere che si fossero assentati'. Che logica c'è in questo? Qui c'è una logica di perseguire un accusa a prescindere. Nel momento in cui il procuratore dice 'non li ho deferito perchè non ho la certezza che fossero rimasti dentro con l'accentratore, con colui che non  poteva non sapere perchè è un accentratore' - esempio fatto - e ha detto 'si potrebbero essere assentati per un bisogno fisiologico', allora o devo pensare - scusate l'ironia - a una cistite di massa, o devo pensare che c'è dell'altro. E le ipotesi sono due: una non la posso dire, ma la capite da soli, perchè è un non senso questa frase, un non senso; l'altra, che contrariamente a quello che deve qualunque procuratore, che è quello di ricercare la verità, è stata ricercata una verità, a prescindere dalla logica, perchè vi garantisco che io - e non solo io - mi sono sbigottito quando ho sentito questa giustificazione. Credo che le vostre menti, penso anche più della mia, sappiano elaborare  questo che è un dato di fatto, che deve aiutare il futuro, perchè mister Conte ha detto una cosa molto giusta: qui bisogna superare il personalismo, qui c'è un problema grosso come una casa, che al di là delle fazioni e delle bandiere bisogna aiutare a risolvere".

AVV. GIULIA BONGIORNO: "Ovviamente, siamo poi a disposizione per rispondere ad eventuali vostre richieste di approfondimento. Voglio essere chiara su un punto: nessuno di noi aveva in animo di fare questo intervento. io avevo finalmente portato mio figlio a Mondello, infatti ero convinta che avrei avuto qualche giorno di vacanza. Purtroppo temo.... io che di solito sono una persona che cerca veramente di evitare nel limite del possibile di criticare i giudici...io in politica passo per quella che difende sempre i giudici, magari troppo i giudici. Io dico questo: il sistema di giustizia sportiva ha una serie di sbavature, tantissime sbavature. I giudici sono persone che giudicano altri uomini. Quello che viene contestato ad Antonio Conte è una violazione comunque di un codice sportivo, non certo qualcosa che integra il reato in sede penale. Quell'omessa denuncia ovviamente è zero in sede penale. Allora se noi contestiamo a un allenatore, che non credo sia l'ultimo degli arrivati, una semplice violazione di condotte sportive, credo che chi fa queste contestazioni e chi lo deve giudicare, deve poi attenersi rigorosamente a quelle regole. Credo che sia essenzia, a) per chi subisce poi una sentenza di condanna. Perchè vedete, oggi a me veniva difficile parlare con Conte. Quindi anche per emettere delle sentenze di condanna, è necessario per prima cosa essere totalmente rispettosi del sistema anche di giustizia sportiva. Diciamo che io non ho apprezzato tantissimo di avere una notifica delle motivazioni in diretta radio. Diciamo che io avrei preferito poter leggere le motivazioni insieme al mio assistito, insieme ai miei colleghi. Diciamo che nel momento in cui escono via radio le motivazioni di una sentenza prese in camera di Consiglio, a quel punto si capisce perchè Conte dice 'voglio fare la conferenza stampa'. Allora non vorrei domani leggere 'che stile la Juve' o 'che stile Conte'. Perchè io a quest'ora sarei a Mondello, se non ci avessero tirato per i capelli qui. Quindi il primo invito che io farei a tutti è che tutti ci dobbiamo attenere alle regole, tutti dobbiamo capire che un soggetto che viene accusato e chiamato a rispondere di violazioni sportive, ha il diritto di pretendere che tutti le rispettino. Non siamo qui ovviamente per fare delle arrighe, ma delle semplici considerazioni. La prima considerazione che a me viene è questa: se Conte avesse patteggiato. Da un punto di vista dell'interesse della Juventus e di Conte, potremmo dire 'abbiamo in tasca il risultato'. Perchè? Abbiamo il risultato di tre mesi, siamo tutti contenti che abbiamo patteggiato. Eppure avendo conosciuto in questi giorni Conte, non più sulle figurine, ma - abbiamo la stessa età, anzi lui è più piccolo di me, però insomma... - da vicino, vi posso dire che paradossalmente, per lui subire un secolo di squalifica è meglio che patteggiare. E la riprova è una: che lui avrebbe patteggiato su che cosa? Anche su Novara-Siena. Cioè, avrebbe patteggiato anche sul suo proscioglimento. Quindi non sono ipotesi che uno fa quando gli rigettano il patteggiamento... vedete...il patteggiamento sapete cosa sta diventando? Sta diventando un miele per pentiti falsi, miele perchè nel momento in cui si dice che ad alcuni può essere concesso lo sconto solo ed esclusivamente se accusano, delle due l'una: se io non ho niente da dire, non posso aver lo sconto, se voglio a tutti i costi lo sconto, io prendo il miele. A Conte hanno rigettato il patteggiamento, però secondo me a livello morale, da uomo, è molto meglio così, perchè comunque lo vogliamo leggere il patteggiamento, c'è poco da fare. Un domani sua figlia gli avrebbe detto; 'Tu comunque hai ammesso Novara-Siena'. Per cui molto meglio un secolo di squalifica, ma la certezza di Novara-Siena. E aggiiungo: e non solo. Perchè aggiungo 'e non solo'? Perchè, vedete, nel momento in cui poi mi devo ritrovare a replicare a questa motivazione che abbiamo avuto notificata via radio, allora devo dire che a questo punto la replica è chiara. Nel momento in cui si analizza questo Carobbio e si dice: 'Carobbio non era credibile perchè alla fin fine chi si può immaginare che Conte da tecnico esperto poteva fare queste riunioni in cui prendeva atto del pareggio...'. C'è qualcosa che non quadra. Perchè simile anche quello che gli dicono in Albinoleffe-Siena, sotto il profilo del tipo di contestazione che gli si muove. Siccome le due gare erano una la stampella dell'altra, se si leva una stampella, l'altra stampella crolla. Se il dieci era 5+5, e adesso 10-5 non fa più 5 ma 10, mi sembra piuttosto particolare questa scelta che credo non abbia precedenti, che poi viene giustificata da quello che ho avuto in anticipazione con l'idea... 'beh, era talmente grave che a questo punto gli dovevamo dare quasi l'illecito sportivo'. A parte il fatto che un'affermazione di questo genere è talmente grave che dovevo leggerla nella motivazione. A parte questo. Qui c'è un nuovo problema che si porrà per i prossimi giudici ai quali sottoporremo le nostre ragioni: perchè nel momento in cui si dice il 'signor Carobbio non è più Dio', non è più come l'ho definito io, 'uno e trino', però a questo punto guarda caso questa intermittenza di Carobbio resta lo stesso sospetta, perchè è credibile non più 100%, ma 99%, cioè una specie di Jessica Rossi medaglia d'oro alle Olimpiadi. Cioè, l'unico piattello sbagliato qual è? Novara-Siena? Insomma, credo che una credibilitò crollata da un lato, non possa non avere conseguente. Considerate che nel penale, normalmente, se tu hai  due imputazioni, ovviamente c'è una pena maggiore, perchè si dice, il soggetto ha ripetuto il reato. Quindi è chiaro che se hai quattro imputazioni ti faccio una quadruplicazione di pena; se ne hai due è un raddoppio di pena, anche perchè c'è la recidiva, il doppio reato. Qui invece è successo praticamente il contrario: non c'è l'altro, quindi non è una prassi nemmeno nell'ipotesi accusatoria, però ti aumento la pena. Ma sia chiaro, che io contesto il problema dello sconto di pena, perchè ho visto che oggi un po' su tutti giornali si diceva che la grande delusione è che non c'è stato sconto di pena. Non era questo il nostro obiettivo. Scusateci, altrimenti facevamo il patteggiamento. Se lui è infuriato, non è infuriato per la pena, perchè lui questo patteggiamento continua a non volerlo. E sia chiaro, per tutti, non c'è critica agli avvocati, c'è critica ad un sistema di regole che rende il patteggiamento miele, c'è critica ad un sistema che ha fatto fare questa super corsa all'messa denuncia. Io mi sono chiesta: ma perchè dobbiamo correre tanto per questo processo a Conte? E' perchè stanno iniziando i campionati. Allora punto numero 1: io sull'altare della celerità non immolo nessuno, non immolo uno qualsiasi, neanche l'ultimo degli arrivati, perchè c'è fretta. Punto numero 2: perchè non pensa ad un sistema a doppia pista? Se ci sono delle squadre che hanno una responsabilità oggettiva e c'è un problema di classifica, fate presto. Ma cosa cambiava  se approfondivamo un po' di più Conte e lo facevamo dopo? Cosa poteva cambiare se a noi ci davano la possibilità di fare qualche domanda a Carobbio. Cosa poteva cambiare se sentivamo in aula i 25 testimoni? Cioè non c'è un'esigenza che giustifica questa celerità. Un'ultima considerazione: non conosciamo le motivazioni. Le conosceremo. Davanti a noi c'è un ulteriore grado nel quale ci impegneremo a fondo, però io già una cosa la noto: il procuratore federale ritiene che in effetti, almeno all'inizio, qualunque sia la condotta di Conte, si può patteggiare per tre mesi; la procura federale - badate, la procura federale è un ufficio, non è il singolo - ritiene tre mesi. Quindi un occhio attento, un occhio rigoroso, un occhio di un esperto. poi vediamo cosa ne pensa la Commissione Disciplinare. La Commissione Disciplinare dice: 'No, questi fatti, queste prove, meritano dieci mesi'. Quindi occhio esperto, occhio attento, occhio rigoroso', guarda caso, ha un'altra idea. Poi si va alla Corte Federale, terza versione: 'No, una delle due, assolutamente non esiste, anzi è risibile, anzi è poco credibile'. L'altra è gravissima. Voi non avete tre piccole differenze, avete tre versioni opposte l'una all'altra. Allora, o c'è qualcosa che non va in tutte queste persone super esperte, super brave, super attente, ovvero - che è l'ipotesi più credibile che faccio io - c'è qualcosa che non va nel materiale probatorio. C'è un materiale probatorio talmente oscuro, talmente contraddittorio, che chi lo guarda lo guarda, lo vede in maniera diversa. E non solo perchp la difesa lo vede in maniera diversa. perchè uno dice tre mesi, uno dice dieci mesi. Nella richiesta finale della Procura Federale 15 mesi, quest'altro dice: 'Non avete capito niente'. Ma questa è credibilità di un sistema? Questa è la riprova di quello che vi dico io, c'è una materia magmatica che non è stata approfondita, hanno servito sul piatto di questo processo un materiale che ancora aveva bisogno di approfondimento. Allora la mia richiesta di avvocato è di fare l'avvocato se faccio l'avvocato in questi processi. Io non voglio mai più dover dire ai miei assistiti 'guarda che non ti puoi difendere'. Altrimenti ha ragione lui, e io voglio che lui abbia torto. io gli devo dire 'tu devi fare il patteggiamento se lo deve fare, se c'è la possibilità di difendersi perchè il materiale è magmatico, perchè è oscuro, perchè tre organismi l'hanno pensata diversamente, gli devo dire: 'Conte, andiamo a processo'. Ecco, a noi non c'è stato secondo me consentito questo, a prescindere dalle sanzioni. Il problema nostro è che ci è mancata la possibilità di difenderci pienamente. E quello che sto dicendo non è una violazione di codice sportivo. Stiamo indicando una violazione a livello costituzionale, che forse viene molto, ma molto sopra a tutte queste violazioni".

AVV. LUIGI CHIAPPERO: "Io dopo quello che ha detto Giulia e ha detto Antonio, ho poco da dire, anche perchè... forse la vera modifica da fare sarebbe che gli interessati si difendessero da soli, perchè credo che una difesa più vera di quella che avete sentito oggi da parte di Antonio credo sia difficile farla, per bravi che siano gli avvocati. Noi possiamo cercare di correggere le storture; le storture sono sicuramente gli interrogatori del 10 luglio, perchè gli interrogatori del 10 luglio alle persone che avevano reso delle dichiarazioni in precedenza sono un fatto che non va bene. E non va bene per una ragione sola: perchè queste persone sono già state sentite dall'autorità giudiziaria, con un'ottica magari diversa. Qui faccio ad esempio un parallelo tra Bari e Cremona... i processi erano molto simili, non è che ci fossero grandi diversità. Ma da Bari sono arrivati degli atti molto lavorati, nel senso che i giudici avevano fatto molte domande, avevano insistito sulle contraddizioni e quindi avevano scritto già loro in un'ordinanza che era difficile credere ad una certa situazione. E la Procura anzichè fermarsi è andata avanti, anzichè fermarsi a quello che gli arrivava dal penale. Io dico che quando arrivano degli atti dal penale, l'unica cosa che si può fare, per rendere un po' di giustizia, è quello di consentire a chi è accusato di vedere il suo contraddittorio, perchè altrimenti i processi non sono processi. Il 10 luglio anzichè ascoltare con un avvocato chi ha già reso delle dichiarazioni, una organizzazione ricca come la Federazione Italiana Giuoco Calcio, metta a disposizione della Procura Federale degli strumenti di registrazione e di stenotipia. E metta lì davanti almeno l'avvocato di chi accusa e l'avvocato di chi viene accusato. Almeno togliamo una volta per tutte quel sacrosanto diritto che tutti gli accusati rivendicano, di poter almeno una volta interloquire con coloro dai quali provengono le accuse. Non si possono apllicare i principi del processo penale  in materia di pentitismo che è nato con le Brigate Rosse, è passato per la Mafia ed è arrivato oggi sul terreno della giustizia in generale, anche della giustizia sportiva, senza mettere accanto le garanzie, che sono assolutamente necessarie. Altrimenti davvero come diceva correttamente l'avvocato Bongiorno, diventa pressochè impossibile difendersi, perchè non c'è possibilità di far valere le proprie ragioni davanti alle persone che ti accusano. Questa questione va risistemata un po'. Come va risistemata, sicuramente, la questione del patteggiamento. Io credo che i processi si vincano poco alla volta, quelli diciamo più complessi e complicato. Perchè quelli più complessi e più complicati sono quelli dove c'è poco, dove chi ti accusa fa una sola battuta. Noi siamo riusciti grazie alla forza con cui Antonio ci ha sempre manifestato la sua assoluta estraneità a queste vicende a trovare il bandolo della matassa e abbiamo ottenuto dalla sentenza una frase che per noi è molto importante. E che riguarda in sostanza la incredibilità del discorso di Carobbio riferito a Conte. Non può esistere sulla faccia della terra una persona che prima dica ai ragazzi, 'ragazzi state tranquilli, si pareggia', e dopo faccia un discorso motivazionale per farli vincere. Sembrerà una banalità, ma è una grande cosa quella che si è ottenuta, anche attraverso le indagini difensive, perchè con le indagini difensive siamo riusciti a dire che 25 persone parlavano di un discorso altamente emotivo. E Carobbio ha dovuto ammettere che questo discorso altamente emotivo è  stato fatto. Ma nel momento in cui l'ha ammesso, ha manifestato la sua bugia. Perchè, o c'è il discorso altamente emotivo, o c'è il 'ragazzi oggi si pareggia perchè è tutto concordato'. Però, perchè dico che i processi si vincono a pezzi? Perchè bisogna poi tirare le conseguenze di questo, perchè se uno nei confronti di una persona tira - scusate il termine un po' volgare'  - lancia, afferma, asserisce, una cosa di questo genere, che sicuramente non è vera, allora bisogna domandarsi - e qui cadono tutti i riferimenti alla credibilità di Carobbio sulle altre persone -... ma c'è un punto fondamentale: come posso credere ad un signore che accusa in questo modo una persona su altre accuse. Come potrò ancora credergli? E' qui che la sentenza verrà sicuramente da noi profondamente attaccata anche sul resto. Per arrivare poi alla fine ad ottenere un proscioglimento totale di Antonio, come un proscioglimento totale ... ma guardate...se non sapeste che Angelo Alessio è l'allenatore in seconda, non avreste mai saputo della sua esistenza, non lo hanno neppure interrogato. Lui ogni tanto mi diceva... 'ci sarebbe questo da dire', io ho detto: 'Si, però adesso che non è in un verbale diventa difficile dirlo, perchè ormai i giochi un po' sono fatti'. Se uno non viene interrogato al momento giusto, poi, aggiungere qualche dichiarazione dopo, diventa tutto più complicato e molto complesso. Lui voleva dire che c'erano delle cose da dire, ma dette ad un certo momento si sarebbero potute contestare, si sarebbe potuto fare un certo tipo di lavoro. dette dopo, alla fine di un dibattimenti, diventa complicato e difficile. Abbiate pazienza, noi juventini quando arriviamo in un posto come a Roma, dove le guardie sono vestite di neroazzurro, già diventiamo sospettosi. Ma non è che siamo sospettosi di per sè, noi siamo sospettosi perchè nel 2001 c'erano i passaporti e nessuno ha pagato; perchè nel 2005/06 è successo quello che è successo; perchè una sentenza di Napoli ha detto che quel campionato era un campionato regolare e non c'è stato uno della Federazione e non si sia alzato e abbia detto: 'Ragazzi, juventini, 14 milioni di italiane, state certi, se arriva alla fine questo processo si dirà come si è già detto in primo grado, si dirà anche all'ultimo grado di giudizi e si scoprirà come è già stato dettoche quel campionato era regolare perchè non è stato alterato, vi ridaremo lo Scudetto. Non c'è stato mai nessuno che ci abbia detto questo. E allora anche quando ci danno dieci mesi, il tifoso juventino comincia a pensare che a otto mesi arrivavi fino ad aprile, dieci mesi copre anche la finale di Champions, così siamo tranquilli, questo pensa uno juventino. Ma lo juventino non pensa questo  perchè è impazzito, non perchè sta male, ma perchè c'è una serie di situazione che non riusciamo a raddrizzare. Sembra che lo facciano apposta: lui da otto è sceso a sei, lui da dieci rimane a dieci. Cioè spiegatemi perchè? Forse perchè non sapevamo a chi dare il numero dieci e allora lo abbiamo dato a Conte".

Claudio Albanese (Direttore Comunicazione Juventus): "Passiamo alle domande".



Vorrei capire questo: voi eravate convinti di poter ottenere il proscioglimento totale già ieri. Adesso questa convinzione persiste anche per il terzo grado di giudizio? O lì bisognerà ragione su uno sconto, stante questa situazione?
AVV. BONGIORNO:
"Io le consiglierei di non parlare di sconto in questo momento".
AVV. DE RENSIS: "Siamo sicuramente proiettati verso il proscioglimento".

La tua arringa è stata accorata, però manca un perchè. Ti sei chiesto il perchè di tutto ciò? Perchè è anche vero che ci sono stati degli juventini, Bonucci e Pepe, che sono stati assolti. Sei antipatico, c'è qualche ragione? Poi un giudizio su Stellini...
AVV. CHIAPPERO:
"Infatti solo loro".
CONTE: "Io di domande me ne sono poste tante in questi mesi, anche perchè quando comunque subisci delle accuse ingiuste ti chiedi perchè, quello che è cambiato in questo ultimo anno è che io sono diventato allenatore della Juventus. Che sono arrivato dopo due settimi posti, dove la Juventus era diventata simpatica, i colori bianconeri erano diventati simpatici, tifosi simpatici...d'incanto abbiamo vinto. Abbiamo vinto da imbattuti, siamo arrivati in finale di Coppa Italia, abbiamo fatto  un'annata straordinaria, questo mi è successo di diverso. Mi è successo di arrivare in una squadra amata e odiata da tutti e vincere, quando nessuno se lo aspettava, con grandissimo aiuto da parte della società, con grandissimo aiuto da parte  di giocatori che mi hanno dato tutto. Però mi è capitato questo di diverso".
AVV. BONGIORNO: "Scusate, voglio aggiungere solo che quello che lui dice deve essere inquadrato poi processualmente, perchè la sua poi era una domanda in parte di retroscena, in parte processuale. Cioè, se il sistema non va, perchè allora alcuni vengono assolti e altri no? Vuol dire che è un sistema  che concede qualche linea difensiva. Allora la risposta sta nelle carte processuali, nel senso che ci sono alcune dichiarazioni che evidenziano al suicidio precoce di alcuni pentiti, cioè che sono talmente evidente queste falsità che non necessitano di alcun tipo di approfondimento. Ma nella normalità dei casi non c'è proprio una tendenza al suicidio precoce, c'è la necessità di approfondire. Avendo fatto per anni esami e controesami dei collaboratori di giustizia, io posso dire che la stessa Procura li seleziona:  cioè quelli che si vede che sono dei pentiti falsi, nemmeno vengono portati a processo, altri che invece sembrano credibili vengono portati a processo, e poi c'è una specie di imbuto: cioè, non tutti quelli che arrivano a processo sono credibili. Che cos'è che passa attraverso l'imbuto? Che vengono in aula, arrivano nell'arena e uno gli fa tutte contestazioni. Ora se in un processo manca l'imbuto, in questo caso la Procura Federale ha ritenuto di non cestinare alcuni collaboratori, che però erano precocemente suicidi, e quindi sono stati cestinati. Per altri serviva il nostro controesame, serviva una serie di domande, quelle domande che ripeto io non capisco ancora perchè non abbiamo potuto fare. Quindi non è solo un problema tizio, caio e sempronio. E' un problema che dipende anche dal tipo di accusa che ti viene fatta".
CONTE: "Per quello che riguarda  Cristian, c'è sicuramente molto dolore perchè comunque sono stato privato di un collaboratore molto importante, che ha contribuito in maniera determinante ai risultati dell'anno scorso. Mi sono molto arrabbiato con lui, perchè nel momento in cui è uscita la vicenda si è sentito in dovere comunque di spiegarmi come era andata la situazione. Ma anche in quella spiegazione, quando Stellini viene e mi dice: 'Mister, alla fine del girone d'andata, succede una rissa in campo...'.... da premettere, Stellini l'anno prima aveva appena smesso, era calciatore , lui partecipa pure a qualche cazzotto e poi va da Carobbio a dire...'Oh, so' amici tuoi'. All'ultima partita vediamo di non andare a fare la guerra. Cioè, Stellini doveva venire a dirmi anche questo? Alla luce di quello che è accaduto, essendo andato in bocca al lupo, dico 'Hai sbagliato'. Ma io posso fare una colpa a Stellini che l'ultima partita, stava facendo una mezza rissa assieme agli altri... gli va a dire a Carobbio...'Oh, guarda che ...cerchiamo di mettere le cose a posto perchè all'ultima partita non è che dobbiamo andare a fare la guerra, dobbiamo andare a fare un'altra rissa e ci spezzano le gambe'. Arrabbiato? Sicuramente con Cristian, perchè mi priva di un apporto molto molto importante. Come se io in questo momento rimango ad un braccio. E da parte sua, c'è il fatto di essersi assunto delle responsabilità con grande dispiacere da parte mia ad accettare comunque le dimissioni da parte di Cristian. Questo per far capire un po' i danni di una vicenda". 

Mister, dopo due gradi di giudizio, ha ancora fiducia nella giustizia sportiva? Ne ha paura? O ha tutte e due insieme?
CONTE
: "No, no. Arriviamo al terzo grado per favore. Non mi è piaciuto niente di questa vicenda. Niente. Niente, zero. Dalle indagini, dalle audizioni, da quello che ho sentito. L'ho ribadito prima: quando io vado a leggere delle dichiarazioni di Locatelli e Paoloni, che dicono: 'Alle audizioni ci hanno chiesto che se volevamo uno sconto di pena dovevamo fare dei nomi. Se sono nomi pesanti è meglio'. Istigare alla bugia le persone...allora io che devo dire...sono contento di questa giustizia? Sono contento di queste indagini? Sono contento di questo? Oggi è capitato a me, domani capiterà a un altro. Che mi auguro abbia lo stesso nome, perchè altrimenti non se lo caga nessuno, passa in secondo piano, non interessa a nessuno, non danno prime pagine. Io sono sette mesi che sono in prima pagina, grazie".

Faccio due domande velocissime agli avvocati. Un sì o un no. Se avete intenzione di chiedere una sospensiva della pena, in attesa del Tnas. Oppure di continuare con la squalifica e aspettare il giudizio.
AVV. CHIAPPERO
: "No no... abbiamo  intenzione di chiedere la sospensiva, a maggior ragione dopo aver letto la frase della sentenza che è stata pubblicata e che vi leggo: 'Non si riesce, infatti, a comprendere come il Conte abbia potuto pronunciare un discorso enfatico alla squadra, spronandola al massimo impegno in quella partita e, nella medesima occasione, dare conferma dell'accordo illecito raggiunto; né vale osservare, come fatto dalla C.D.N., che si trattava di una combine che avrebbe, comunque, comportato un risultato utile per il Siena'. Qui bisogna andare avanti, perchè questo è il punto. E allora su una frase di questo genere, di questa sentenza, non si può non chiedere una sospensiva immediata".
AVV. DE RENSIS: "Se posso aggiungere una parola, siccome sono uscite...ma è una considerazione che farebbe anche uno che non è avvocato: se Carobbio non ha mentito per il risentimento personale, se Carobbio non ha mentito per questo, e se Carobbio non ha mentito per quell'altro - perchè dice questo la sentenza -, tutti noi ci aspettiamo una qualche motivazione. Non ha mentito per avere benefici di pena, non ha mentito per il risentimento personale...c'è un punto: che non si dice perchè ha mentito. Allora voi pensate che in uno Stato civilequalunque sia la giustizia, perchè qui lo abbiamo già detto...questo è un punto molto importante, la giustizia può essere amministrativa, civile, penale, quello che vogliamo, ma la lealtà è la lealtà per tutti. Allora come può una sentenza acclarare che un personaggio su cui si sono fondate decine e decine di destini, ha mentito e non dirci perchè. Ci dice perchè non può aver mentito, ma non ci dice perchè ha mentito. Queste sono le motivazioni. Quando le leggerete, spero che farete le stesse riflessioni".

Verrà chiesta una procedura d'urgenza come per esempio per il Lecce o aspetterete i tempi del Tnas?
AVV. CHIAPPERO
: "No, no, chiediamo la procedura d'urgenza".

Una volta arrivati a sentenza al terzo grado, c'è la possibilità da parte vostra di ricorrere alla giustizia civile?
AVV. DE RENSIS:
"Noi vogliamo vincere al terzo grado".
AVV. BONGIORNO: "Saranno valutazioni che ci siamo ripromessi di fare successivamente, e che comunque non intendiamo annunciare adesso".

Nelle motivazioni non c'è scritto perchè Carobbio ha mentito. Voi avete una risposta a questa domanda? Avete il sospetto che sia stato manovrato da qualcuno?
AVV. DE RENSIS:
"Guardi, io le dico una cosa: qui ci sono dei dati di fatto... non è un appunto eh, perchè io ho visto moltissimi appartenenti al mondo della comunicazione cercare di capire questa vicenda complessa. Quindi lo dico con spirito costruttivo. Qui non si è sottolineato una cosa. Questo signore, ha iniziato a parlare a dicembre e ha finito di parlare a luglio. Ma di che cosa stiamo parlando? E se andate a vedere il verbale dell'audizione del 10 luglio, dove lui corregge tutto, c'è una cosa che non ha potuto correggere: e questa cosa è molto sospetta, perchè quando una cosa soltanto è diversa, uno la va a vedere; non ha corretto le telefonate fatte in ritiro con la scheda egiziana al signore slavo che usava la scheda intestata ad un altro. Quello non l'ha potuto correggere. Allora l'audizione del 10 luglio, è la firma. Quella audizione è la firma, dove ricordo, ha detto testualmente, 'fui molto contento di non andare alla nascita di mia figlia'. Non devo aggiungere altro".(redazione TutoJuve.com).

Vietata la riproduzione, salvo citazione della fonte www.tuttojuve.com