Emanuele Gamba (Repubblica): "Partita brutta e avvelenata. Esportata una bega di cortile. Non è la Juve di qualche mese fa"

Emanuele Gamba, inviato del quotidiano "La Repubblica" sempre al seguito della Juventus, ha la finale di Supercoppa sulle pagine di Repubblica.it. Ecco la sua analisi: "Abbiamo esportato un'istantanea perfetta e fedele del calcio italiano, ovvero una partita brutta e avvelenata, piena di gol perché ricca di sbagli, inquinata dalle polemiche e con la squadra sconfitta, il Napoli, che boicotta la cerimonia di premiazione rifiutando la medaglia destinata al finalista perdente e poi si chiude in silenzio stampa. I cinesi, che di pallone capiscono poco o nulla (difatti i più se ne sono andati al 90', ignorando che ci fossero i supplementari), avranno gradito: dopo tutto, non hanno avuto modo di annoiarsi e poi, essendo in stragrande maggioranza juventini, sono tornati a casa contenti. Ma Juve-Napoli non è stato uno spettacolo di portata mondiale, piuttosto l'ennesima bega da cortile, con un colpevole cui dare la caccia. I bianconeri hanno vinto per l'orgogliosa reazione del secondo tempo, dominato così come gli azzurri erano stati palesemente superiori nel primo, e per manifesta superiorità quando sono rimasti in undici contro nove. Il Napoli ha perso perché l'ha buttata più sull'astuzia che sul gioco, più sulla forza che sulla qualità, immaginando di dover smontare una superiorità che la Juve non aveva. Ha cercato di innervosire l'avversario anche con il gioco duro, ma alla lunga i nervi sono saltati proprio agli uomini di Mazzarri che, pur avendo più d'un motivo di lamentarsi, sono stati comunque sciocchi nei momenti decisivi: l'impressione è che sperassero di scatenare una reazione in una squadra che immaginavano con la tenuta psicologica in bilico, invece i bianconeri hanno retto soprattutto mentalmente. La Juve festeggia, dedica il successo allo squalificato Conte (in una squadra estera sarebbe successo?), racconterà che le difficoltà fortificano ma non ha lasciato la stessa impressione di qualche mese fa: la difesa continua a funzionare molto male, il possesso palla non è ancora martellante come nell'anno dello scudetto mentre il carattere e la forza di reazione restano solidissimi. Però eravamo abituati a una squadra che sa divertire di più, che soffoca l'avversario, che decide la direzione della partite. Adesso che è tornata la calma, la ritroveremo?"