Qui Tuttosport - Xavier Jacobelli: "Juve, perché vincere non è l'unica cosa che conta"

19.08.2023 00:12 di  Xavier Jacobelli   vedi letture
Qui Tuttosport - Xavier Jacobelli: "Juve, perché vincere non è l'unica cosa che conta"
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Ogni sabato la redazione di Tuttojuve.com analizza i temi caldi del nostro calcio con una delle firme più autorevoli del giornalismo sportivo italiano, Xavier Jacobelli, editorialista di Tuttosport. Ecco il suo intervento:

"Scatta il campionato e la Juve sa che questa è, deve essere la stagione del riscatto. Senza se e senza ma. Il giudizio definitivo sul primo mercato bianconero firmato Giuntoli verrà emesso la sera del primo settembre. Nell'attesa, Udinese e Bologna saranno le due iniziali cartine di tornasole per capire subito l'aria che tira in casa di una squadra più che mai bisognosa di riconquistare milioni di tifosi, frustrati dalle delusioni e dalle vicissitudini patite negli ultimi due anni. in campo e fuori dal campo.

"Vincere non è importante, è l'unica cosa che conta", amava ripetere Giampiero Boniperti. L'indimenrticabile Mito bianconero raccolse il suggerimento di un collaboratore il quale, a sua volta, riprese queste parole da Vince Lombardi, allenatore di football americano che le aveva mutuate da Henry Russell "Red" Sanders, coach dell'Ucla, University od California, Los Angeles ("Winning isn't everything, it's the only thing").

Sia come sia, vincere è certamente importante per la Juve di oggi: il campionato o la Coppa Italia o tutte e due, poiché una squadra di questo calibro scende in lizza in ogni competizione per cercare di conquistarla. Ma, ancora più importante, è il modo con cui si riesce a vincere, è la qualità del gioco: non può più essere quello scadente, speculativo, utiilaristico messo in mostra nelle ultime due stagioni, inizialmente foriere di grandi illusioni e poi fonti di cocenti amarezze.

Chiunque siano gli interpreti che, di volta in volta, Allegri manderà in campo in questa annata in cui, lui per primo, si gioca tutto, l'allenatore trasmetta alla squadra una personalità, una manovra, un assetto tattico all'altezza delle ambizioni societarie e delle aspettative dei tifosi la ui passioe non muore mai, come hanno dimostrato i ventimila presenti alla vernice della Continassa. Basta giocatori fuori ruolo, depressi da schemi votati all'attendismo e al gioco di rimessa, orfani di rifornimenti in attacco; basta ritmi blandi che favoriscono l'iniiziativa avversaria.  Alla buon'ora, come negli anni ruggenti la Juve faccia di nuovo la Juve. Non ci sono più alibi".