Qui Tuttosport - Xavier Jacobelli: "Il senso di Bonucci per la Juve"

02.09.2023 00:50 di  Xavier Jacobelli   vedi letture
Qui Tuttosport -  Xavier Jacobelli: "Il senso di Bonucci per la Juve"
TuttoJuve.com

Ogni sabato la redazione di Tuttojuve.com analizza i temi caldi del nostro calcio con una delle firme più autorevoli del giornalismo sportivo italiano, Xavier Jacobelli, editorialista di Tuttosport. Ecco il suo intervento:

"Due messaggi. Il primo, postato il 9 agosto da Torino, in calce all'immagine che lo ritrae mentre firma autografi allo Stadium, dove la Juve e la Next Gen giocano sotto gli occhi di ventimila tifosi. E del separato in casa Leonardo Bonucci. Che scrive: "Qui ho imparato, combattuto e sognato. Più di quanto pensavo fosse possibile. La realtà di oggi, in un luogo che al di là di tutto continuo a percepire come casa continua ad insegnarmi quanto l'amore e l'affetto possano arrivare oltre a situazioni imposte. Grazie a voi tutti juventini, dal primo giorno, fino ancora ad oggi!". 

Il secondo messaggio è datato Berlino, ieri, 1 settembre: “ Sono Leonardo Bonucci e da 19 anni faccio il calciatore professionista. In questo lungo tempo di impegno e dedizione, so di essere stato una persona divisiva è per questo che tutto l’amore che ho ricevuto si è sempre mescolato a molto altro. Schiaffi e carezze. Oggi, fedele a me stesso, vi guardo negli occhi tifosi e giudici perché una storia così merita rispetto.È un tempo di saluti sofferti quello per decidere, a malincuore, che si è arrivati davvero in fondo. Grazie a Voi per la forza degli abbracci ma anche per tutte le critiche che mi hanno fatto capire chi dovevo imparare ad essere. Quello che abbiamo raggiunto insieme il tempo lo ha detto non è stato facile da costruire e non lo sarà da ripetere, ma il cuore è capace di grande memoria lo sapete bene. Oggi tifosi, Bianconeri, si chiude il capitolo più grande della mia vita. Sognavo un gusto finale, la possibilità di chiuderlo con Voi. Questo purtroppo non accadrà ma il tempo, ancora una volta, ci sarà amico. Ne sono certo. Nel domani, che adesso è già qui, sarò sempre io. Lo stesso Leonardo. Lo stesso Bonucci“.  "Divisivo", l'ex capitano, la seconda B della BBC, lo è stato anche nel momento in cui ha chiuso con la Juve, non certo per volontà sua. Da qualunque parte si guardi a questa vicenda, non si ammaina così una bandiera, sia pure inframezzata dalla stagione rossonera, perché la Juve è il club con il quale Bonucci ha instaurato un rapporto straordinario (502 partite, 35 gol, 12 stagioni, 9 scudetti, 4 Coppe Italia, 5 Supercoppe italiane), reso ancora più esaltante dalle 121 presenze in Nazionale di cui è stato il capitano, raccogliendo la fascia di Chiellini dopo il trionfo europeo. H a scelto l'Union Berlino, la squadra giusta per Leo: ha una storia intrigante e ricca di passione, conosce il senso della sfida, sa che cosa sia la caduta e la risalita. Nel 2004 retrocede in Regionaliga Nord (quarta serie tedesca); nel 2005 retrocede in NOFV-Oberliga (quinta serie tedesca), ma i tifosi non demordono e lavorano anche gratis per 140 mila ore nella ricostruzione del loro stadio.  Nel 2019, la prima promozione in Bundesliga; l'Union arriva settima nella seconda stagione della Bundesliga, quinta nella terza, si qualifica all’Europa League, è semifinalista in Coppa di Germania, si piazza terza nel girone E di Conference League. Poi, l'exploit: quarta nella quarta stagione in Bundesliga, dopo essere approdata sino agli ottavi di finale di Europa League, prima di qualificarsi alla Champions League dove sfiderà il Napoli, il Real Madrid e il Braga. Le referenze di Gosens sono state ottime e Bonucci a Berlino si ritroverà compagno dell'ex interista. Senza annacquare mai il suo senso di appartenenza alla Juve. E danke, Bonucci è il minimo che i tifosi bianconeri possano dirgli oggi.

Per capire le ragioni della scelta tedesca di Leonardo Bonucci, basta rileggere il post che pubblicò sul suo seguitissimo profilo Instagram, che conta 5,7 milioni di follower. La data è il 9 agosto scorso, l'immagine ritrae l'ex capitano mentre firma autografi allo Stadium, dove la Juve e la Next Gen giocano sotto gli occhi di ventimila tifosi. E del separato in casa. Che scrive: "Qui ho imparato, combattuto e sognato. Più di quanto pensavo fosse possibile. La realtà di oggi, in un luogo che al di là di tutto continuo a percepire come casa continua ad insegnarmi quanto l'amore e l'affetto possano arrivare oltre a situazioni imposte. Grazie a voi tutti juventini, dal primo giorno, fino ancora ad oggi!". E forse non era stato un caso se il primo dei 4.371 commenti in calce, fosse stato il cuore di un altro Grande Ex, Miralem Pjanic. La verità è che, al di là del brusco epilogo, scaturito dalla scelta societaria e non certamente dell'interessato, per il trentaseienne campione viterbese la Juve è sempre stata e sarà per sempre über alles, per dirla alla tedesca. La Juve è la squadra con la quale Bonucci ha instaurato un rapporto straordinario (502 partite, 35 gol, 12 stagioni, 9 scudetti, 4 Coppe Italia, 5 Supercoppe italiane), reso ancora più esaltante dalle 121 presenze in Nazionale di cui è stato il capitano raccogliendo la fascia di Chiellini dopo il trionfo europeo. E come dimenticare che, in ordine alfabetico, la seconda B della BBC è quella di Bonucci, dopo Barzagli e prima dello stesso Chiellini. Bonucci con l'Unione Berlino giocherà in Champions League nell'anno in cui la Juve non ci sarà. Una coincidenza che suona beffarda, sebbene inimmaginabile sino a oggi, quando la scelta del difensore è caduta sul club berlinese, un pozzo di storia tedesca non solo sportiva, fra DDR e riunificazione, dopo due giornate co-capolista della Bundesliga con Bayern, Bayer, Wolfsburg e Friburgo. Il capitano è Rani Khedira, 29 anni, fratello di Sami, ex Real, alla Juve dall'estate 2015 al febbraio 2021, grande estimatore di Bonucci. Tutto si tiene".